Stupro a Sant’Andrea delle Fratte incubo durato due ore

Una diciottenne perugina racconta la sua terribile esperienza

Stupro a Sant’Andrea delle Fratte incubo durato due ore

Stupro a Sant’Andrea delle Fratte incubo durato due ore

Stupro a Sant’Andrea – Un incubo durato più di due ore ha segnato l’alba di sabato per una giovane diciottenne perugina. La ragazza è stata rinchiusa in una stanza squallida di un appartamento a Sant’Andrea delle Fratte, dove è stata brutalmente abusata da due uomini e costretta a consumare cocaina. Stordita dalla droga, dal dolore e dalla paura, è stata lei stessa a raccontare la sua terribile esperienza ai medici del Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia e successivamente alla polizia.

I due uomini, di origine albanese e di età 69 e 34 anni, sono ora accusati di violenza sessuale aggravata e sono stati fermati. Un terzo uomo, un connazionale di 24 anni che era con loro quando la polizia ha bussato alla porta dell’appartamento, è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

La protagonista di questo incubo aveva trascorso la notte tra venerdì e sabato in una discoteca non lontana dalla zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte con alcuni amici e ragazzi conosciuti nel locale. All’alba, mentre cercava un passaggio per tornare a casa, è stata avvicinata da un uomo di 69 anni che si è finto conoscente di un’amica e si è offerto di pagarle un taxi. Nonostante le resistenze della ragazza, l’uomo è riuscito a convincerla a seguirlo nel suo appartamento poco distante, spiegando di dover recuperare il telefono.

Una volta nell’abitazione, dove c’erano altri tre connazionali, è scattata la violenza. Prima ad opera del 69enne, poi del 34enne, che la giovane aveva conosciuto poco prima in discoteca. Durante le lunghe ore di violenza, la ragazza è stata bloccata nella stanza con la forza e costretta a consumare cocaina più volte.

Dopo essere riuscita a uscire, ha chiamato la madre e si è precipitata in ospedale, dove ha raccontato tutto ai medici e ha denunciato la violenza agli uomini della Squadra Mobile di Perugia, guidati dal vicequestore Maria Assunta Ghizzoni. In poche ore, la polizia ha rintracciato e arrestato i tre protagonisti della violenza, trovando nella casa anche hashish, cocaina e un bilancino di precisione.

In un secondo appartamento, dove risiedeva uno degli uomini trovati nella casa dove si era consumata la violenza, la polizia ha scoperto oltre due etti di cocaina, quasi 20mila euro in contanti, e una pistola con 5 colpi all’interno del caricatore. Questa terribile esperienza ha aperto una finestra sull’orrore, portando alla luce una realtà spesso nascosta.

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