Stalking e revenge porn, apre profilo hard alla ex per vendetta, arresto e braccialetto elettronico per 24enne

Stalking e revenge porn, apre profilo hard alla ex per vendetta, arresto e braccialetto elettronico per 24enne

Stalking e revenge porn – L’incubo è finito! Almeno per ora. Un incubo durato 10 mesi, dove urla, pianti e la paura di avere la sua ombra alle costole avevano preso il sopravvento. Ma Gabriella (nome di fantasia), grazie all’aiuto della famiglia, alle amiche (quelle vere), all’avvocato Laura Modena che si è battuto giorno per giorno, è riuscita a vincere. Due giorni prima di Pasqua è arrivato il dispositivo della Procura della Repubblica di Perugia che ha fermato il suo ex, finito agli arresti domiciliari e con il braccialetto elettronico. Con il divieto di avvicinarsi ai computer. La storia è cominciata mesi fa, quando lei decide di lasciare lui dopo una relazione durata 6 anni.

Gabriella non pensava che sarebbe finita così o quanto meno non credeva che il suo ex, il ragazzo che aveva tanto amato negli anni si vendicasse così, ‘sputtanandola’ a destra e manca sulla ‘ragnatela’ del mondo, internet!

«Continueremo a rovinarti… Se ti becchiamo in giro ti stupriamo e ti abbandoniamo in un campo. Muori gambe da ippopotamo». Questo è uno dei primi messaggi arrivati sul suo cellulare e un altro simile anche in quello della madre. Scatenando in Gabriella un terrore con il timore ad uscire di casa. La mole e il tenore dei messaggi con passare dei giorni aumenta e a quel punto la giovane decide di fare una prima denuncia contro ignoti. Solo quando scopre che alcune sue foto e video erano finiti su un falso account di Telegram a nome di lei e su un sito internet, sempre a nome di suo, ha deciso di rifare un’altra denuncia, ma questa volta contro il suo ex, perché quelle foto e questi video solo lui poteva averli e nessun altro.

E’ devastante quanto accaduto a questa giovanissima ragazza. «Guardate come ha tradito il suo ragazzo, sputtanate e condividete», con tanto di nome e cognome della ex e con l’invito a divulgare foto e video che venivano pubblicati e poi «Ragazza disponibile a fare sesso» o «Troia disponibile». Questi altre frasi comparse sui social, sempre scritte da lui. E con le stesse modalità avrebbe iniziato a inviare messaggi «aventi contenuti di tipo esplicitamente sessuale, anche ad amiche/amici e conoscenti della persona offesa, finanche a gruppi di ambiente universitario», sottolinea il gip Angela Avila nella sua ordinanza.

Lui non ha accettato la fine della relazione e quindi, utilizzando diversi dispositivi, PC, cellulari e sim telefoniche ha creato diversi profili a nome della ragazza su un sito di video porno e lì ha pubblicato tutto quello che aveva e che lui stesso aveva girato mentre stavano insieme. Immagini delle quali aveva il possesso esclusivo. Si vede il volto, si vedono le parti intime e altri particolari del corpo di lei. Il tutto è cominciato a metà del 2022 e solo oggi si è ottenuto un primo risultato.

Ieri la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare degli arresti domiciliari – con applicazione del braccialetto elettronico emessa dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Perugia -, nei confronti di un 24enne italiano, in quanto gravemente indiziato dei reati di atti persecutori – stalking -, diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti, il Reveng porn e diffamazione, commessi ai danni della ex fidanzata, nonché di simulazione di reato. Il provvedimento restrittivo – eseguito dalla Squadra Mobile e dal Centro operativo della Sicurezza Cibernetica Umbria [C.O.S.C.) in un Comune dell`hinterland del Perugino – e stato adottato a seguito delle ripetute denunce rese dalla giovane vittima per numerosi sms di natura minacciosa ricevuti, attraverso sistemi informatici di “anonimizzazione” del mittente.

Lui si era dichiarato estraneo rispetto a tali attività, addebitandole ad un presunto gruppo “criminale” interessato alle vicende sentimentali della coppia e rappresentando di essere stato egli stesso vittima di una aggressione e di un furto.

Il lavoro certosino di analisi condotto dal COSC e dalla squadra mobile – coordinati da procura diretta da Raffaele Cantone -, su fonti aperte, nonché su messaggi, fotografie e video estrapolati dal materiale e da strumenti informatici – già sequestrati al 24enne – dopo una perquisizione avvenuta mesi fa.

Il tutto arricchito dagli approfonditi accertamenti peritali ed il prezioso contributo di numerosi testimoni, hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari nei confronti dell’indagato, in ordine ai reati contestati.

Il giovane deluso dalla fine del rapporto con la ragazza avrebbe simulato di essere stato vittima di un`aggressione e di un furto di strumenti 1informatici ed avrebbe poi inviato, alla parte offesa e ad amici e conoscenti della stessa, decine di messaggi di natura diffamatoria ed offensivi per la reputazione e l’onore – anonimizzando la creazione di gruppi sui social network WhatsApp, Instagram e Telegramgrazie alla sua particolare abilità informatica.

Ma Gabriella non ha colpe in tutto questo è solo vittima di un uomo che per anni ha amato fidandosi ciecamente, credendo che mai l’avrebbe sputtanata così. Purtroppo si è sbagliata. Ha pagato le conseguenze di quanto fatto insieme a lui: con il ragazzo che ha amato per tanti anni e che ora la definisce una troia. Il tutto perché lei ha deciso di lasciarlo. La Procura adesso ha deciso di metterci una pietra sopra fermando le azioni criminose del suo ex a quasi un anno dall’inizio del suo calvario.

L’indagato è difeso dall’avvocato Delfo Berretti.

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