Spazzatura d’Oro connection, truffa da 25 milioni, in 23 davanti al giudice L’inchiesta Spazzatura d’Oro connection, la maxi truffa legata alla gestione dei rifiuti prodotti nell’ex Ambito territoriale integrato 2, oggi a Perugia davanti al gup Naralia Giubilei. Il presunto raggiro sarebbe stato perpetrato ai danni dei comuni dell’Ambito con ingiusti profitti da parte di Gesneu Spa, Trasimeno Servizi Ambientali (TSA) e di Gest Srl. E’ quanto scrive oggi il Corriere dell’Umbria, in un articolo a firma di Alessandra Borghi. L’accusa di truffa poggia su una presunta gestione illecita dell’impianto di biostabilizzazione e compostaggio di Pietramelina di Borgoglione, a Magione. La procura ritiene che i Comuni avrebbero pagato servizi di trattamento e recupero in realtà non effettuati con ingiusto profitto per Gesenu quantificato in quasi 21 milioni di euro e per Tsa in circa 4,3 milioni di euro. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda 16 persone e sete società. per 10 coinvolti nell’indagine c’è l’accusa di associazione. I reati-fine contestati a vario titolo, sono traffico e gestione illecita di rifiuti, inquinamento ambientale, falso in registri e in atto pubblico, frode in pubbliche forniture e truffa aggravata.
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