Spacciavano hashish nel parco, arrestati tre giovani
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi repressivi in materia di spaccio di stupefacenti disposti dal Comando Provinciale di Perugia, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Città di Castello hanno arrestato in flagranza di reato tre giovani dell’Alto Tevere, rispettivamente di anni 25, 20 e 18, responsabili, in concorso, di detenzione di sostanze stupefacenti a scopo di spaccio. Da qualche tempo, i militari avevano ricevuto dai cittadini diverse segnalazioni circa un andirivieni sospetto in un parco adiacente il centro storico di Città di Castello. Pertanto è stata svolta, per diversi giorni, un’articolata attività di monitoraggio sulla zona, verificando che il movimento sospetto di persone e mezzi potesse avere attinenza con una verosimile attività di spaccio.
Nel tardo pomeriggio di lunedì 16 u.s., nel corso di un ennesimo servizio di appostamento, i Carabinieri hanno notato tre giovani che scendevano in modo circospetto da un’autovettura di grossa cilindrata. A tanto, sulla base degli elementi emersi in precedenza, i tre giovani e l’autoveicolo a loro in uso venivano sottoposti ad un accurato controllo, nel corso del quale venivano rinvenuti complessivamente circa 100 grammi di hashish. Circa 30 grammi di tale droga era già stata suddivisa in diverse dosi, ciascuna di peso diverso. Inoltre, nella disponibilità dei giovani, è stato rinvenuto anche un bilancino di precisione e materiale vario funzionale alla preparazione e al confezionamento delle dosi.
I tre tifernati, di cui due annoverano pregiudizi di polizia, sono stati quindi arrestati in flagranza di reato per concorso in detenzione di stupefacenti e successivamente condotti presso le loro abitazione in regime di arresti domiciliari. Le successive analisi effettuate sulla sostanza stupefacente, hanno evidenziato come da essa sarebbe stato possibile ricavare circa 700 dosi. Ieri mattina il Tribunale di Perugia ha convalidato gli arresti e, in attesa del processo, ha disposto nei confronti degli indagati la misura cautelare del divieto di dimora nella regione Umbria.
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