Sfruttamento della prostituzione, l’avvocato tuderte resta ai domiciliari
Interrogatorio di garanzia questa mattina a Perugia per l’avvocato tuderte accusato di sfruttamento della prostituzione. Assieme alla compagna avrebbe gestito le attività ad una ragazza rumena stando a quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche e ambientali. L’avvocato, che ha spiegato la propria versione dei fatti al giudice negando gli addebiti, resta ai domiciliari.
Il suo difensore fa sapere che non è stata chiesta la sostituzione della misura cautelare in quanto si attendono importanti attività istruttorie che dovranno essere conclusi al più presto. Lo stesso avvocato è coinvolto anche in un’altra inchiesta. La procura di Firenze lo accusa di corruzione e traffico di influenze assieme alla socia del suo studio perugino. Pure lei ai domiciliari nell’ambito di alcune procedure di esecuzione immobiliari. Coinvolto anche il magistrato del tribunale di Spoleto, indagato a piede libero per il quale è stata chiesta la sospensione. I tre verranno sentiti domani dal giudice fiorentino per l’interrogatorio di garanzia.
E’ il 24 gennaio, la Procura di Spoleto, grazie alle indagini dei carabinieri di Todi, ha aperto un fascicolo in seguito alla morte del fratello del legale e lo intercetta. Emergono una sfilza di reati. Per competenza il fascicolo arriva a Perugia e finisce nelle mani del pm, Valentina Manuali.
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