Sequestrate oltre 500 tonnellate di rifiuti speciali due denunce

due gestori dell’impianto, ritenuti responsabili del reato di “gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi” e “violazione delle prescrizioni”

Blitz del Noe alla Green Asm, M5S, sono anni che lo denunciamo

Sequestro di 500 tonnellate di rifiuti speciali anche pericolosi, due denunce

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Perugia, unitamente a personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente dell’Umbria, a conclusione di un controllo eseguito presso una società situata in provincia di Perugia, autorizzata all’attività di recupero di rifiuti non pericolosi, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto (PG) i due gestori dell’impianto, ritenuti responsabili del reato di “gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi” e “violazione delle prescrizioni”.

In particolare, i militari dell’Arma, a conclusione di una prolungata attività ispettiva eseguita all’interno dell’insediamento produttivo e a seguito del vaglio della relativa documentazione, hanno proceduto al sequestro di due cassoni contenenti oltre 27 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, tra cui “toner e cartucce per stampanti, frammenti di vetrocemento/eternit, poiché gestiti come rifiuti speciali non pericolosi, nonché dell’area di circa 500 m² sulla quale è stato realizzato un deposito incontrollato di altre tipologie di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti da ulteriori 500 tonnellate di rifiuti speciali tipo “imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze, componenti pericolosi rimossi da apparecchi fuori uso e altre tipologie di rifiuti di diversa natura frammisti tra loro”, depositati sul suolo ed in aree diverse da quelle autorizzate.

Sono in corso le verifiche da parte dei militari dell’Arma e dei Tecnici di Arpa per individuare l’esatta natura e composizione dei rifiuti sequestrati, attraverso l’esecuzione di campionamenti ed esami di laboratorio, anche allo scopo verificare eventuali fenomeni di inquinamento delle matrici ambientali.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*