Schiaffi, calci e sputi in faccia alla ex moglie, davanti ai figli

Schiaffi, calci e spunti in faccia alla ex moglie, davanti ai figli ad Assisi
Francesca Domenica Di Luca vicequestore aggiunto

Schiaffi, calci e sputi in faccia alla ex moglie, davanti ai figli ad Assisi

Schiaffi, calci e spunti in faccia alla ex moglie, davanti ai figli, è successo ad Assisi dove la polizia di stato, diretta dal vicequestore aggiunto Francesca Di Luca, ha applicato un misura coercitiva. L’uomo, un italiano del 1986, non dovrà avvicinarsi alla ex moglie e alla madre a mendo di 300 metri.

Dovrà stare ben lontano anche dalle rispettive abitazioni, luoghi di lavori e luoghi abitualmente frequentati dalle persone offese. Il soggetto, al termine del rapporto sentimentale con la donna da cui erano nati due figli, aveva successivamente posto in essere una serie di condotte reiterate, minacciose e moleste tali da indurre la ex compagna a denunciare i fatti di violenza temendo per la propria incolumità e per quella dei figli.

Il 37eme – senza soluzione di continuità – avrebbe insultato, volgarmente con offese e minacce con infiniti e continui messaggi inviati alle sue due vittime.

In più occasioni si sarebbe, addirittura, presentato sul luogo di lavoro della donna offendendola e minacciandola alla presenza dei colleghi e dei clienti. In una occasione, dopo averla casualmente per la strada, ha inveito verso di lei, come detto, arrivando addirittura a sputarle addosso

L’apice della violenza è stato raggiunto quando un giorno, ubriaco fradicio, di fronte ai propri figli terrorizzati l’ha presa a schiaffi e calci, ferendola.

e generando nei bambini ansia e paura. Gli elementi e le testimonianze raccolte dagli investigatori consentivano a questo ufficio di chiedere una misura cautelare nei confronti dell”uomo. Il GIP ritendo la misura richiesta rispondente alle esigenze per come evidenziate, ha applicato a carico la misura del divieto di avvicinamento nei confronti di entrambi le donne, per la durata di un anno.

Gli elementi e le testimonianze raccolte dagli investigatori hanno consentito alla Procura di Perugia, diretta da Raffaele Cantone, di chiedere una misura cautelare nei confronti dell’uomo. Il GIP ritendo la misura richiesta rispondente alle esigenze per come evidenziate, ha applicato a carico la misura del divieto di avvicinamento nei confronti di entrambi le donne, per la durata di un anno.

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