Rissa pre-elettorale a Ponte Felcino, sarà processo per Casa Pound e Potere al Popolo

Rissa di Ponte Felcino, chi erano i “buoni” e chi i “cattivi”?

Rissa pre-elettorale a Ponte Felcino, sarà processo per Casa Pound e Potere al Popolo

E’ processo per militanti di Casa Pound e Potere al Popolo che nel febbraio del 2018 diedero vita a una rissa a Ponte Felcino, durante le affissioni dei manifesti elettorali. La lite scoppio davanti ai manifesti, era il periodo delle elezioni politiche.

Valerio D’Andria, il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Perugia, ha rinviato a giudizio Mario Pasquino, il cugino Roberto Cencetti (Potere al Popolo), Antonio Leonardo Ribecco, Leonardo Guerino Ranieri e Andrea Tinozzi (CasaPound) con l’accusa di rissa e lesioni aggravate. Il processo comincerà tra due anni, il 22 settembre del 2021 davanti al giudice monocratico Loschi. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Luciano Ghirga e Alessandra Rondelli (Pasquino) Francesca Pasquino e Giuliano Bellucci (Cencetti), Domenico Di Tullio (Ribecco, Ranieri e Tinozzi). Tutti, nelle dichiarazioni, sostengono di essere stati aggrediti e di essere arrivati per primi a fare attacchinaggio.

Ribecco, Ranieri e Tinozzi devono rispondere di aver colpito con un bastone Pasquino, continuando a pestarlo mentre si trovava a terra. Stesso trattamento riservato a Cencetti che però non fu attinto da coltellate. A loro volta Pasquino e Cencetti sono accusati di aver preso a bastonate Ribecco. I primi ad arrivare sul posto – emerge dalle testimonianze – furono i militanti di Casa Pound, tra cui appunto Ribecco, con un’auto piccola e scura dalla quale scesero tro o quattro persone. Pasquino e Cencetti arrivarono solo dopo a bordo di una Renault Station wagon.

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