Rifiuti speciali, scoperti 15 gli autori di reato, 100 mila chili rimossi

Tra Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo

Rifiuti speciali, scoperti 15 gli autori di reato, 100 mila chili rimossi

Rifiuti speciali, scoperti 15 gli autori di reato, 100 mila chili rimossi

100 mila chilogrammi di rifiuti speciali rimossi, 15 i presunti autori del reato di abbandono e/deposito incontrollato di rifiuti speciali sul suolo, abbruciamento di rifiuti e violazioni di autorizzazioni per la gestione di rifiuti. Si tratta di soggetti titolari di imprese e, in alcuni casi, anche dipendenti delle stesse aziende che avevano abbandonato rifiuti di ogni genere provenienti dalle attività di impresa. Scarti metallici di diversa origine, residui plastici, frantumi da demolizioni e costruzioni edili, rifiuti dal recupero di carta da riciclare, effluenti zootecnici, residui vegetali, imballaggi misti, rifiuti provenienti dallo svuotamento di cantine e simile.

La zona interessata, comunica il Comando Regione Carabinieri Forestale “Umbria”, è quella compresa tra Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo.

Eliminare la violazione

Per i reati contestati, ove possibile, sono state impartite delle prescrizioni ai contravventori al fine di eliminare la violazione che hanno consentito per la quasi totalità dei casi di rimuovere tutti i rifiuti e di eliminare lo stato di degrado del territorio e di potenziale pericolo per l’ambiente.

Concluse le operazioni di ripristino dello stato dei luoghi, i soggetti – segnalati all’Autorità Giudiziaria competente – sono stati ammessi al pagamento della sanzione di 6.500,00 € che ha consentito loro di estinguere il reato. 

Per gli altri che non hanno rispettato le prescrizioni impartite, oppure le hanno rispettate ma non hanno proceduto al pagamento della sanzione, il procedimento penale seguirà il suo corso oltre alla segnalazione all’autorità sindacale per l’emissione dell’ordinanza di rimozione e ripristino dello stato dei luoghi.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*