Rapporto drammatico Osservatorio Vega morti sul lavoro in crescita Umbria in zona rossa

dati preoccupanti dell'ultimo studio indicano un trend negativo e stabile

Rapporto drammatico Osservatorio Vega morti
sul lavoro in crescita Umbria in zona rossa

Rapporto drammatico – L’analisi delle incidenze di mortalità sul lavoro in Italia nei primi nove mesi del 2023 ha evidenziato una distribuzione significativa del rischio tra le diverse regioni. Le regioni più a rischio, classificate come zona rossa, presentano un’incidenza di mortalità sul lavoro superiore al 25% rispetto alla media nazionale. Queste includono Molise, Umbria, Abruzzo, Puglia e Campania. Allo stesso tempo, alcune regioni, come Valle d’Aosta e Toscana, sono state classificate come zona bianca, con livelli di rischio inferiori.

Secondo l’analisi condotta dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, la situazione complessiva in Italia rimane preoccupante, con una mancanza di segni positivi di miglioramento rispetto agli anni precedenti. Il rapporto mette in evidenza varie vulnerabilità in diverse fasce di età, sottolineando un aumento dei decessi sul lavoro tra i giovani, gli anziani e la popolazione straniera.

I dati mostrano che i lavoratori più giovani, compresi tra i 15 e i 24 anni, presentano un rischio maggiore di morte sul lavoro rispetto ai loro colleghi più anziani. Allo stesso modo, i lavoratori anziani, in particolare quelli di età compresa tra i 55 e i 64 anni e oltre i 65 anni, risultano particolarmente vulnerabili.

Un altro dato preoccupante riguarda la differenza nei tassi di mortalità sul lavoro tra la popolazione straniera e quella italiana. Secondo il rapporto, i lavoratori stranieri sperimentano un rischio di morte sul lavoro quasi doppio rispetto ai lavoratori italiani.

La ricerca fornisce anche dati dettagliati sulle morti sul lavoro, con la Lombardia che registra il maggior numero di decessi, seguita da Campania, Veneto, Piemonte e Puglia. Settori come le costruzioni, i trasporti, le attività manifatturiere e il commercio rimangono tra i più a rischio, evidenziando la necessità di ulteriori misure di sicurezza e prevenzione.

Inoltre, il rapporto sottolinea la diminuzione complessiva delle denunce di infortunio, in particolare nel settore sanitario, mentre le denunce nelle attività manifatturiere rimangono elevate. Il dato preoccupante riguardante le denunce di infortunio dei giovanissimi richiama l’attenzione sulla necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza e alla tutela dei lavoratori più giovani sul posto di lavoro.

L’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente è un’iniziativa di Vega Engineering, una società di consulenza e progettazione ingegneristica con sede a Mestre (VE), operante nei campi della Sicurezza sul Lavoro, dell’Ambiente e dell’Energia.

L’Osservatorio è stato istituito nel 2009 per analizzare ed elaborare statisticamente il fenomeno delle morti sul lavoro. Raccoglie tutte le informazioni disponibili relative agli infortuni mortali sul lavoro provenienti da diverse fonti, tra cui INAIL, mass-media, comunicazioni di enti istituzionali o di associazioni del settore.

Tutte le informazioni relative ai morti sul lavoro vengono analizzate dall’ufficio tecnico di Vega Engineering al fine di effettuare propri studi tesi ad individuare le misure di sicurezza più idonee per prevenire gli infortuni sul lavoro.

Gli studi e le statistiche dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering contemplano tutti i casi di infortunio mortale sul lavoro accaduti sul territorio nazionale italiano.

Dal 2010 Vega Engineering pubblica nel proprio sito www.vegaengineering.com le elaborazioni statistiche dei dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro, mettendoli così a disposizione della comunità, degli operatori della prevenzione degli infortuni sul lavoro e a quanti siano interessati al fenomeno delle morti bianche.

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