Raid nella casa dell’imprenditore Caporicci, tutto devastato
Una casa letteralmente distrutta, inferriate divelte, cassaforte sventrata. E’ quello che ha trovato la mattina di Ferragosto, Carlo Caporicci, titolare di un resort e di una importante azienda di tartufi al suo rientro da Dublino, dove aveva partecipato ad una Maratona. Spariti anche 12mila euro.
«E’ una esperienza devastante – racconta Caporicci alla Nazione Umbria – non tanto per quanto hanno rubato, anche se si tratta di una cifra consistente, ma per la distruzione della casa e per la dinamica del furto». Il tutto è avvenuto nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 agosto.
I banditi hanno rubato degli attrezzi, un piede di porco e delle mazze, dal magazzino di un mobilificio che si trova a circa trecento metri dall’abitazione di Borgo Trevi vicino alla ferrovia. I malviventi, secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Trevi e della Compagnia di Foligno erano sicuramente quattro o cinque e, presumibilmente, conoscevano piuttosto bene le abitudini di Caporicci. I militari dell’Arma hanno anche setacciato l’esterno dell’abitazione per verificare eventuali tracce di auto diverse da quelle dei proprietari.
«La mia casa di Borgo Trevi – continua Caporicci – è adibita anche a piccolo laboratorio. E’ una abitazione della mia famiglia dove vado ogni tanto a dormire. Ha anche un sistema di allarme sulla porta d’ingresso ma i ladri hanno divelto le inferriate delle finestre che danno dalla parte della ferrovia, sradicandole dal muro. Poi sono entrati dentro e hanno attaccato la cassaforte abbattendo un fondello e forandola con una frullino. Dentro c’erano delle monete d’argento da collezione e dei francobolli che non sono stati toccati, evidentemente non interessavano.
Poi i ladri hanno rovistato in tutte le stanze e hanno scovato una busta che avevo nascosto dietro la spalliera di un letto, contenente circa 12mila euro compresi mille dollari. Era l’incasso della serata precedente. E’ stata una devastazione inaudita. Ho subito avvertito i carabinieri che hanno effettuato un minuzioso sopralluogo per verificare se i malviventi possano aver lasciato qualche traccia che possa aiutare le indagini. Sicuramente chi ha fatto il colpo era a conoscenza sia dei miei movimenti sia del fatto che potevano esserci dei soldi».
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