Provincia, soldi presi senza averne diritto c’è danno erariale

Provincia, soldi presi senza averne diritto c’è danno erariale

Soldi presi da un’agente della polizia provinciale che, per la magistratura contabile, non ne aveva diritto. Così la Procura regionale della Corte dei Conti (magistrato Elena De Gisi) ipotizza il danno erariale per le indennità di turno corrisposte a un’agente della polizia provinciale di Perugia. E’ quanto riporta oggi il Messaggero dell’Umbria in un articolo a firma di Luca Benedetti.

La magistratura contabile ha emesso un avviso a dedurre con cui ha messo in mora oltre all’agente che ha percepito i soldi partecipando ai turni ma solo in maniera sporadica, anche i tre superiori che si sono succeduti nel corso degli anni finiti nell’inchiesta della Guardia di Finanza.

I fatti: L’agente in forza alla polizia provinciale – scrive il Messaggero – tra il luglio 2013 e il novembre del 2017  ha riscosso l’indennità di turnazione che è prevista dal contratto collettivo senza averne diritto perché non è entrato mai nei giri della turnazione.

Per i tre dirigenti l’accusa è quella di aver firmato il via libera all’indennità di turno senza aver vigilato che non ci fossero i presupposti per dare il via libera al pagamento.

La Procura regionale della Corte dei Conti contesta un’ipotesi di danno erariale di 5.901,27 euro (a cui vanno aggiunti gli interessi e la rivalutazione monetaria) perché la dipendente in forza alla polizia provinciale aveva effettuato un orario di lavoro ordinari e che soltanto in casi sporadici c’era un riscontro dell’inizio del servizio in orario pomeridiano. Il tutto è ancora da dimostrare.

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