Professore dell’Università di Perugia Condannato per Rimborsi Indebiti

Il docente dovrà risarcire oltre 10mila euro all’ateneo per rimborsi non dovuti

Professore dell’Università di Perugia Condannato per Rimborsi Indebiti

Un professore associato dell’Università di Perugia è stato recentemente condannato a risarcire l’ateneo per un importo di oltre 10mila euro a seguito di una serie di rimborsi indebiti che ha incassato negli anni 2017 e 2018. La Procura della Repubblica di Perugia ha citato in giudizio il docente per l’ipotesi di danno erariale, sostenendo che il professore avesse ricevuto rimborsi per missioni istituzionali non giustificate e lezioni non effettivamente svolte.

Le indagini – come riporta La Nazione di oggi a firma di Luca Fiorucci – hanno rivelato che, in varie date del biennio accademico 2017/2018, il docente era risultato impegnato contemporaneamente in attività di missione e in attività di docenza con gli studenti. Inoltre, molte delle missioni erano risultate prive di adeguata rendicontazione e di attestazione della effettiva partecipazione, nonché di relazione delle attività svolte.

Oltre al professore, sono state citate in giudizio anche tre impiegate amministrative dell’ateneo che si erano occupate degli aspetti amministrativi e burocratici dei rimborsi. Secondo l’accusa, non avrebbero verificato la correttezza dei giustificativi e l’effettiva rilevanza istituzionale di quelle che venivano indicate come missioni, avallando in questo modo le richieste del professore e favorendo l’erogazione errata dei rimborsi stessi.

La Corte dei Conti, accogliendo parzialmente le richieste dell’accusa, ha stabilito che il docente dovrà risarcire l’Università di Perugia per un importo di poco superiore ai 10mila euro, mentre per due impiegate la condanna al risarcimento è di 920 euro in un caso e di 320 euro in un altro. Per la terza dipendente la richiesta è stata respinta, poiché per i giudici quest’ultima ha avuto esclusivamente un ruolo esecutivo, avendo provveduto solo manualmente all’inserimento della richiesta.

Questo caso sottolinea l’importanza della trasparenza e dell’integrità nell’ambito accademico, e serve come promemoria che le azioni scorrette non passano inosservate. L’Università di Perugia continuerà a lavorare per garantire che tali incidenti non si verifichino in futuro.

 

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