Processo concorsopoli, pubblici ministeri cominciano la requisitoria

I Pubblici Ministeri Iniziano la Requisitoria nel Caso dei Presunti Concorsi Truccati nella Sanità Umbra

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Processo concorsopoli, pubblici ministeri cominciano la requisitoria

Processo concorsopoli – Il caso noto come “Concorsopoli”, che riguarda i presunti concorsi truccati nella sanità umbra, ha raggiunto un punto cruciale. I pubblici ministeri Mario Formisano e Paolo Abbritti hanno iniziato la loro requisitoria, sostenuta da un’ampia gamma di intercettazioni telefoniche e ambientali, dopo tre anni di istruttoria.

Il processo coinvolge circa 30 imputati, tra cui l’ex presidente della regione, Catiuscia Marini, e l’ex sottosegretario alla giustizia, Gianpiero Bocci. Entrambi sono sempre presenti in aula, fianco a fianco con i loro avvocati. Le accuse sono gravi, che vanno dall’associazione per delinquere alla rivelazione del segreto d’ufficio.

Nell’udienza di ieri, è stato esaminato il concorso riservato alle categorie protette per le posizioni di assistente amministrativo e assistente tecnico contabile. Per questo concorso, il pubblico ministero ha escluso la presenza di sufficiente materiale probatorio per chiedere la condanna di Luca Barberini, ex assessore regionale alla Sanità.

In aula, è stato ricordato come l’ex assessore del comune di Corciano e una delle imputate, abbia confessato in una fase del processo di aver ricevuto “tre tipi di prova che potevano essere estratti il giorno dell’esame”. Queste prove le sono state consegnate da Emilio Duca, presso la sua abitazione, su un foglietto. Moreno Conti, uomo di fiducia di Bocci, avrebbe detto che avrebbe chiesto aiuto a Bocci e Valorosi. Tuttavia, alla fine, la candidata non riesce a consegnare la prova scritta perché non salva il file.

Tra Conti e Ceccarelli sono stati registrati ben 2.984 messaggi WhatsApp, che testimonierebbero il legame tra i due imputati. Nel pomeriggio, il pm Abbritti ha letto numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, da cui emerge come non si sia trattato di mere segnalazioni, ma di un monitoraggio attento di tutta la procedura. Pur con alcuni svarioni, come quando si scopre che la candidata segnalata Anna Cataldi non ha il titolo idoneo per la selezione e rischia presentandosi di invalidare l’intero concorso.

I giudici del collegio hanno ascoltato in silenzio per quasi 6 ore l’impianto accusatorio dell’indagine che ha portato, nel 2019, alla caduta anticipata della giunta regionale e alle elezioni anticipate. Il processo riprenderà martedì prossimo.

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*