Polizia di Assisi arresta straniero, ordinanza dell’Ufficio Esecuzioni Penali

Polizia di Assisi arresta straniero, ordinanza dell'Ufficio Esecuzioni Penali
Francesca Di Luca - vice questore aggiunto

Polizia di Assisi arresta straniero, ordinanza dell’Ufficio Esecuzioni Penali

Polizia Assisi arresta straniero – Nell’ambito di un’azione di esecuzione, il personale della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi ha dato attuazione a un provvedimento di ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali di questa Procura nei confronti di un 41enne cittadino marocchino. L’uomo era stato condannato in stato di libertà alla pena complessiva di un anno, sette mesi e venti giorni di reclusione per il cumulo di alcune pene relative a reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni aggravate.

La vicenda ha avuto inizio dopo che l’uomo si era reso irreperibile, in seguito all’emanazione del provvedimento di unificazione delle pene concorrenti a suo carico. Di conseguenza, l’Ufficio Esecuzioni Penali, in data 7 giugno, ha revocato il decreto di sospensione pena, ordinando l’immediata carcerazione del condannato.

Durante un’ordinaria attività di controllo del territorio, la scorsa settimana, gli operatori delle volanti del Commissariato di Assisi hanno individuato un uomo presso la stazione ferroviaria. Alla vista degli agenti, l’uomo ha cercato di allontanarsi rapidamente, cercando di sfuggire alla cattura.

Tuttavia, il controllo di polizia ha dato esito positivo: l’uomo fermato era proprio il 41enne cittadino marocchino destinatario del provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura.

Durante la perquisizione personale, gli agenti hanno fatto una scoperta significativa: nascosto tra gli indumenti dell’uomo, è stato trovato un coltello, del quale il 41enne non è stato in grado di fornire una giustificazione plausibile per il possesso.

Conseguentemente, l’uomo è stato accompagnato negli uffici di polizia per le procedure di rito. Inizialmente, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di porto di oggetti atti ad offendere e successivamente è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Perugia – Capanne, dove dovrà scontare la pena di un anno, sette mesi e venti giorni di reclusione.

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