Perugia sicura un nuovo patto per contrastare la mala movida

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Perugia sicura, un nuovo patto per contrastare la mala movida

Perugia si trova ad affrontare un’emergenza che richiede un’attenzione pari a quella dedicata al traffico di droga o ai tentativi di infiltrazione dei soldi sporchi della criminalità organizzata nell’economia legale. Questa emergenza è la cosiddetta “mala movida”, un fenomeno che sta assumendo proporzioni preoccupanti nella città e nei suoi dintorni.

Il nuovo Patto per Perugia sicura, firmato da Prefettura, Regione, Provincia e Comune, affronta direttamente questo problema. Il patto, valido fino al 31 dicembre 2025, dedica un intero capitolo alle “forme di socialità basate sul consumo di alcol e stupefacenti”. Queste forme di socialità, se portate all’eccesso, possono degenerare in comportamenti antisociali e illegali, minando la sicurezza e l’ordine pubblico. Lo  scrive oggi il Messaggero dell’Umbria in un articolo a firma di Michele Milletti.

Il quinto dei quindici articoli del patto è intitolato “Prevenzione fenomeni di malamovida”. Questo articolo impegna le parti firmatarie a lavorare insieme per definire una strategia condivisa ed integrata di azioni sul territorio. L’obiettivo è innalzare i livelli di sicurezza urbana, contrastare la criminalità diffusa e prevenire i fenomeni di degrado e disagio sociale.

Per raggiungere questi obiettivi, il patto istituisce un “Tavolo” che coinvolge diverse parti interessate, tra cui attività commerciali e culturali, residenti, forze dell’ordine e comunità studentesca. Questo Tavolo avrà il compito di definire un percorso condiviso per prevenire le forme di socialità basate sul consumo di alcol e stupefacenti. Medici e psicologi potranno partecipare al Tavolo su designazione della Regione.

L’obiettivo finale è quello di bilanciare il diritto al riposo con quello al divertimento, evitando che quest’ultimo sfoci in risse, imbrattamenti, traffico e consumi di stupefacenti, ma anche abuso di alcol. Inoltre, il patto prevede interventi coordinati per contrastare lo spaccio di sostanze e sensibilizzare la popolazione sulle varie forme di dipendenza e sul fenomeno del bullismo.

Infine, il patto prevede un’intensificazione dei controlli contro il lavoro nero e il rispetto degli orari dei locali, e impegna il Comune alla “riqualificazione urbana di aree degradate” e alla progettazione di spazi urbani da restituire alla vivibilità dei quartieri da parte dei cittadini. In questo modo, si spera di creare un ambiente urbano più sicuro e accogliente per tutti.

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