Perugia-Pineto 2 a 2 [Video] che botte! Col Grifo non ci annoia mai, rissa sugli spalti

ha ancora senso predicare l'importanza del piazzamento play-off?

Perugia-Pineto 2 a 2 [Video] che botte! Col Grifo non ci annoia mai, rissa sugli spalti

Perugia-Pineto 2 a 2 – Non si può non dire che “con il Perugia non ci si annoia mai”. Se non sono le questioni societarie (o quelle dell’immaginario e fantastico nuovo Renato Curi) lo sono le prestazioni degli uomini che scendono in campo o quelle degli allenatori ma, alla vigilia della domenica delle Palme, a “ricreare” un ambiente di non pace sociale ci hanno pensato bene i tifosi biancorossi.

di Gianluca Drusian

Erano passati pochi minuti dall’inizio della gara, i due schieramenti principali che vivono ed occupano la parte bassa della curva nord avevano iniziato i loro “separati” canti ed inni quando, come da copione già provato in altre occasioni, le due parti hanno iniziato a darsele di santa ragione.

Seggiolini scagliati da una parte all’altra, schiaffi ed anche fumogeni ad altezza di occhi hanno seminato il panico tra i pochi restanti tifosi presenti, bambini compresi al seguito dei propri genitori.
Dinamiche di curva, si potrebbe dire che alimentano una vita di coloro che la vivono in maniera differente dalla maggioranza, appunto, una maggioranza (rimasta comunque ai minimi termini grazie anche ad una
squadra che non alimenta speranze né passioni né entusiasmi) che, nel solo vedere tali scene, ha deciso anche di lasciare lo stadio.

Un’ ultima considerazione in merito ai fatti di cronaca extracalcistici prima di passare alla partita: la storia del tifo biancorosso non è mai vissuta sulla prepotenza e sulla dimostrazione di forza piuttosto si è
sempre basata sulla passione e sull’attaccamento ai propri colori ed alla propria appartenenza.

Questo significa “difesa” della peruginità a contrasto con coloro che la eventualmente possano minacciare o insultare. Mai, la tifoseria perugina, si sarebbe mai pensata di alzare le mani per prima e contro gli stessi concittadini: “Mimmo docet”.

Quanto alla gara, ancora una volta, contro una piccola del campionato, il “grande” Perugia non è riuscito a portare a casa i tre punti. Ancora una volta, sulla prestazione e sulla impostazione tattica e preparazione della partita, ha voluto incidere in maniera troppo evidente il tecnico Formisano con le sue scelte.

Anche in questo caso occorre premettere che, nel calcio, non si inventa niente anche se si studiano tre milioni e milioni di testi letterari calcistici. Per cui, quando è l’allenatore ad ergersi protagonista con le sue scelte sul campo (pur motivate anche troppo bene a detta sua) e con il suo modo di comportarsi (la corsa forsennata sotto la curva dopo la seconda rete di Seghetti è sembrata pur se dettata dall’impeto del momento fuori ma fuori luogo) e le sue dichiarazioni è sinonimo che qualcosa non va.

Il quel qualcosa sta, purtroppo in una squadra che è quella che è. Non riesce a giocare a calcio e, ormai dopo 33 giornate quando ne mancano 5 alla fine del campionato, una squadra che si allena da luglio del 2023, viene allenata da Formisano dal 18 dicembre 2023, ancora sta cercando la forma migliore ed il recupero dei suoi uomini migliori (Matos e Ricci così si sostiene nei commenti tecnici degli addetti ai lavori) più di questo non può evidentemente dare.

La prestazione e le scelte del primo tempo hanno avuto come effetto quello del niente in assoluto e, la solita fortuna che sta accompagnando la squadra biancorossa da dicembre ad oggi, ha voluto che la prima frazione di gioco non finisse con il Pineto, meritatamente occorre sottolinearlo anzi ripeterlo meritatamente, in vantaggio.

Il Pineto, in due occasioni, con Gambale al 7′ parato miracolosamente da Abibi al e con Germinario che ha steccato la traversa al 44′ , pali e traverse che stanno proteggendo la porta perigina come mai nella storia, poteva chiudere il risultato.

Nella ripresa, dopo i cambi e l’entrata dei due più forti ovvero Iannoni e Seghetti, il Perugia ha ripreso la partita in mano, l’ha ribaltata dovendo recuperare lo svantaggio del goal subito da Sannipoli al 60′ con le
reti del centrocampista di testa su cross di Lisi al 70′ e rete del mini-bomber al 80′ ma, alla fine ha dovuto subire il pareggio ospite dopo neanche un minuto dal rinnovato entusiasmo ricreato con Peraschi
al 82′.

A questo punto del campionato, viste le prestazioni e l’andamento dello stesso, dopo aver cambiato gli obiettivi (niente più primo posto, niente più secondo posto e, forse anche il terzo) ha ancora senso
predicare l’importanza del piazzamento play-off?

PROMOSSI: Iannoni, Seghetti, Mezzoni, Seghetti e, incredibile a dirsi Matos per quel poco che ha giocato.
BOCCIATI: Formisano, Sylla (si è spento con l’arrivo del Ramadan qualcuno diceva in curva, chissà se sia così), Lewis (sta svirgolando una quantità di palloni ma, come mai?), Souarè (errori tattici di posizione e rinvii dalla difesa “a ronchetto” si diceva una volta).

1 Commento

  1. il solito commento disfattista. Formisano e’solo culo e basta. La fortuna aiuta il Perugia e così via. Il Perugia è quarto in classifica. Se non fossimo a Perugia ma in qualsiasi altra città d’ Italia a vedere giocare la squadra quarta in classifica ci sarebbero 10.000 persone allo stadio. A Perugia invece ci si scanna allegramente tra di noi!!!! Ma dove vogliamo andare!!! Per carità di Dio.

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