Operazione antidroga, sei persone coinvolte, anche un operaio del Comune di Perugia

Un’indagine della Guardia di Finanza ha portato all’arresto di sei persone coinvolte in un giro di spaccio di droga

Operazione antidroga

Operazione antidroga, sei persone coinvolte, anche un operaio del Comune di Perugia

Operazione antidroga – Oggi, i finanzieri del Comando Provinciale di Perugia hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia. Le misure cautelari riguardano sei persone, quattro delle quali sono state poste in custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari e una all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Gli indagati, di origine italiana (4), albanese (1) e dominicana (1), risiedono tutti nella provincia di Perugia. L’indagine è partita da una segnalazione della Polizia Municipale di Perugia, che aveva notato delle irregolarità nel rifornimento di carburante di un veicolo comunale, utilizzato da un dipendente con la qualifica di operaio.

I successivi accertamenti, delegati al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia, hanno rivelato i legami del dipendente con un individuo proveniente dalla Campania, già detenuto presso la casa circondariale di Capanne e ammesso al lavoro all’esterno. Quest’ultimo era in contatto con altri soggetti, anch’essi ex detenuti del carcere di Capanne e beneficiari di misure alternative, che sembravano essere coinvolti nello spaccio di sostanze stupefacenti.

Sono emersi gravi elementi indiziari che hanno fatto supporre che il dipendente comunale, affiancato da uno dei detenuti ammessi al lavoro all’esterno, avrebbe avuto un ruolo nell’approvvigionamento e trasporto dello stupefacente. Per svolgere queste attività, avrebbe utilizzato il veicolo che il Comune di Perugia gli aveva affidato, anche durante l’orario di lavoro. Come compenso per questi servizi, sembra che fosse stato pagato “in natura”, con la fornitura di sostanze stupefacenti, che lui stesso avrebbe utilizzato.

Il personaggio centrale dell’indagine, che avrebbe gestito l’attività di spaccio, sarebbe stato il detenuto “ammesso al lavoro all’esterno”, di origini campane, pluripregiudicato e attualmente residente a Umbertide. Nonostante fosse beneficiario di misure alternative, sembra che non avesse interrotto i suoi legami con il mondo criminale, tanto da essere in grado di utilizzare canali collaudati per l’approvvigionamento di hashish e cocaina.

Durante le indagini, durate complessivamente due mesi, sono state documentate cessioni a terzi per un totale di 1.700 grammi di hashish e 800 grammi di cocaina. Durante le perquisizioni domiciliari eseguite oggi, sono stati sequestrati oltre un chilogrammo di hashish, diviso in panetti, e banconote per un totale di 1.250 euro in un’abitazione di uno degli indagati a Perugia. Inoltre, in un bar a Ponte San Giovanni, gestito da uno degli indagati, sono stati trovati 100 grammi di hashish e banconote per un totale di 900 euro.

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