Omicidio a Ponte d’Oddi di Perugia, uccide il vicino a colpi di fucile
Un uomo è stato ammazzato a colpi di fucile. La tragedia è accaduta questa sera, poco dopo le 19, in via Porta a Ponte D’Oddi, un quartiere popoloso di Perugia. A perdere la vita è Mirko Paggi di 43 anni. A sparargli freddamente pare sia stato il vicino di casa. I colpi sarebbero stati esplosi da un terrazzino dell’appartamento del vicino, a poca distanza da quello della vittima.
L’uomo sarebbe stato raggiunto al petto da almeno due colpi di fucile. Il corpo è stato trovato privo di vita davanti l’ingresso della palazzina di tre piani. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118, dalla centrale unica dell’Ospedale di Perugia, inutili i tentativi di rianimarlo. L’uomo è morto quasi subito dopo.
Indaga la Polizia di Stato, arrivati sul posto con quattro pattuglie e la Scientifica. Presenti anche i Carabinieri della Compagnia di Perugia. Annamaria Greco è il pm di turno che coordina l’indagine il medico legale Luca Pistolesi. La polizia scientifica ha effettuato i rilievi sia all’interno dell’abitazione che nel cortile.
Si cercano tracce utili ai fini dell’indagine. C’è una persona fermata, pare sia il vicino di casa. Il presunto omicida pare sia Antonino Catalano, 58 anni, originario della provincia di Palermo, che vive insieme al figlio minorenne anche lui a Ponte D’Oddi, in via Giuseppe Porta. Il presunto assassino dopo aver sparato alcuni colpi di fucile avrebbe chiamato lui stesso le forze dell’ordine per consegnarsi. Avrebbe ammesso di aver sparato i due colpi dal balcone al culmine di una lite. Ignote al momento le cause del presunto litigio tra la vittima e il sospettato. Il figlio dell’omicida era presente ma non avrebbe avuto alcun ruolo in quello che è successo. Sia omicida che vittima avevano avuto precedenti con la giustizia.
Le forze dell’ordine hanno raccolto la testimonianza di alcune persone. Da quanto appreso pare che ci siano state delle urla, frutto di un litigio tra la vittima e il vicino e poi sono stati esplosi due colpi di arma da fuoco.
La prima ispezione del cadavere ha rivelato una serie di fori sul torace compatibili coi pallini da caccia.
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