Morte in Ospedale: tre medici sotto inchiesta per omicidio colposo

Morte in Ospedale: tre medici sotto inchiesta per omicidio colposo

Morte in Ospedale: tre medici sotto inchiesta per omicidio colposo

Morte in Ospedale – Tre medici dell’Ospedale di Pantalla sono sotto inchiesta per omicidio colposo in seguito alla morte di Danilo Nulli, un meccanico di 53 anni. Nulli è deceduto il 13 giugno 2022, dopo essere stato ricoverato per la seconda volta in meno di un mese. Secondo il pm Michela Petrini, la morte di Nulli avrebbe potuto essere evitata se fosse stata prestata un’assistenza corretta.

I consulenti medico-legali incaricati dalla Procura di Spoleto per esaminare il caso, scrive Enzo Beretta su Il Messaggero di oggi,  hanno rilevato che, considerando il tempo trascorso tra il primo e il secondo ricovero, la probabilità di completare l’iter diagnostico cardiologico e di individuare la severa coronaropatia bivasale di cui Nulli era affetto era molto alta. Questo avrebbe permesso di fornire le cure appropriate in condizioni di stabilità e con un’elevata possibilità di successo in termini di sopravvivenza.

Gli esperti hanno risposto al pm che tutti i medici coinvolti hanno contribuito alla mancata assistenza corretta che ha portato alla morte del paziente. Hanno inoltre affermato che gli accertamenti diagnostici e i trattamenti sanitari effettuati all’Ospedale di Pantalla non erano conformi ai parametri di perizia, prudenza e diligenza richiesti nell’esercizio della professione medica.

Nulli, che era in buone condizioni di salute e donatore di sangue, si era recato al pronto soccorso dell’Ospedale Media Valle del Tevere il 23 maggio lamentando un dolore toracico con vomito. Dopo essere stato dimesso, è stato programmato un esame Egds da effettuare quattro giorni dopo. Tuttavia, il 12 giugno, Nulli ha nuovamente accusato un intenso dolore toracico, vomito, sudorazione e difficoltà respiratorie, per cui è stato riportato al pronto soccorso di Pantalla.

La famiglia di Nulli, assistita dall’avvocato Erdis Doraci, si è avvalsa della consulenza medico-legale del dottor Sergio Scalise Pantuso. I medici indagati sono difesi dagli avvocati Valeriano Tascini, Maria Letizia Angelini Paroli e Angelo Costanzi Pietrancola.

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