Morte Samuele De Paoli, il giovane ha segni sul collo, ha lottato con la trans

Samuele ha le nocche delle mani molto ferite, forse usato anche un bastone

Morte De Paoli, presentata l’opposizione del legale del padre di Samuele

Morte Samuele De Paoli, il giovane ha segni sul collo, ha lottato con la trans

di MZ

“Segni sul collo della vittima compatibili con una mano, quattro dita da una parte e il pollice in opposizione dall’altra”. E’ quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia effettuata nella giornata di oggi sul corpo del 22enne di Bastia Umbra, Samuele De Paoli, trovato morto nudo all’interno di un fosso a Sant’Andrea della Fratte, in una strada di campagna vicino a via Sandro Penna. A comunicarlo il legale della trans brasiliana “Patricia“, l’avvocato Francesco Gatti.

“Una sola mano sul collo, un gesto unico, compatibile con un decesso dovuto alla compressione del nervo vago, ma nessuna ipotesi viene esclusa perché questa azione non necessariamente provoca la morte” – ha spiegato l’avvocato.

I postumi dello strangolamento sono le conseguenze di uno stato di anossia cerebrale più o meno lungo. Lo strangolamento (strozzamento) consegue nel soffocamento seguito da sincope, il ché può causare un arresto cardiaco ad ogni momento.

“Lui ha le mani ferite, lacerate, dalle botte che ha dato, soprattutto la mano destra” – dice ancora il legale. Sono stati fatti i prelievi tossicologici e domani, sabato 1 maggio, proseguiranno con la seconda parte. Il medico Legale, Sergio Scalise non ha preso nessuna conclusione”.

La trans brasiliana accusata di omicidio preterintenzionale, che ha deciso di non parlare più, con la stampa, è tranquilla nei limiti del dramma. “E’ molto dispiaciuta – ha riferito il suo legale -. Lei ha riportato 4 fratture alle costole, una sospetta frattura nel naso e una grossa tumefazione sul viso e occhi”. Secondo il racconto della 43enne sarebbe stata picchiata con le mani e con un bastone.

Il ragazzo potrebbe essersi scagliato violentemente sulla trans e lei avrebbe reagito afferrandogli il collo. Il magistrato, intanto, ha chiesto un nuovo esame sul corpo della la transessuale. “L’orario della morte del giovane – dice Gatti – ancora non si sa, al momento ci conosce solo dei segni sul collo, compatibili con una reazione da difesa.

L’autopsia è stata eseguita dal professor Mauro Bacci, dal medico legale Sergio Scalise e dalla tossicologa Paola Melai. Assieme a loro era presente anche la dottoressa Anna Maria Verdelli, nominata dall’avvocato Francesco Gatti, che difende l’indagata.

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