Minacce e caffettiera bollente contro la moglie, uomo a processo per maltrattamenti
Un uomo di 56 anni, originario di Napoli, è accusato di maltrattamenti nei confronti della ex moglie. La vicenda, che risale a diversi anni fa, è tornata alla ribalta con l’apertura del processo presso il tribunale di Perugia. A far scattare l’indagine è stata la denuncia della donna, esasperata da anni di presunte violenze e umiliazioni. A incastrare l’uomo – scrive il Messaggero dell’Umbria -, un audio WhatsApp inviato all’ex moglie, in cui, con tono minaccioso, afferma: «Devi ringraziare solo che non t’ho ammazzato perché c’erano loro». Un messaggio che, secondo la procura, è la punta dell’iceberg di un decennio di maltrattamenti.
Caffè bollente e umiliazioni
Le accuse nei confronti del 56enne sono pesanti. L’uomo è accusato di aver ripetutamente insultato e umiliato la moglie, spesso anche davanti alle figlie, con frasi del tipo «non capisci niente, sei una fallita, sei una serva». Ma non solo. Dopo aver scoperto la relazione della donna con un altro uomo, la situazione sarebbe degenerata. L’uomo avrebbe iniziato a minacciarla e ad accusarla di avergli «rovinato la vita». In un’occasione, avrebbe addirittura lanciato contro la moglie una caffettiera contenente caffè bollente. Fortunatamente, il liquido non ha causato ustioni alla donna, finendo sugli indumenti. In un altro episodio, durante una discussione per la gestione delle figlie, le avrebbe stretto la gamba con forza, lasciandole un livido.
Il processo
Il caso è approdato in tribunale, dove ieri mattina il giudice per le indagini preliminari, Margherita Amodeo, ha ascoltato il perito psichiatra, Alessandro Perazzi, per valutare la capacità di intendere e di volere dell’uomo. Al termine dell’incidente probatorio, gli atti sono stati nuovamente trasmessi alla Procura. L’uomo, in passato, era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie e ai luoghi da lei frequentati, con l’applicazione del braccialetto elettronico. La donna è assistita dall’avvocato Delfo Berretti. L’indagine della Procura di Perugia prosegue per chiarire il quadro accusatorio.
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