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Le posizioni politiche ed amministrative del Sindaco Romizi e della sua Giunta sono passate dal “magna e sta zitto” ai bambini e “mamme ignote” ai genitori alle riunioni d’emergenza per risolvere il problema che ha portato Perugia ad essere presa come esempio negativo a livello nazionale. Ciò dimostra che le preoccupazioni dei genitori, riportate anche da noi all’interno delle sedi istituzionali, erano ampiamente fondate.
L’unica cosa certa, ad oggi, è che le indagini hanno portato a tredici persone indagate a vario titolo: da frode nelle pubbliche forniture, somministrazione di alimenti dannosi per la salute pubblica e falso ideologico in atto pubblico. Quello che l’assessore Waguè definiva un sistema fuori legge, alla prova dei fatti, si è dimostrato di gran lunga più legittimo e sicuro, grazie alla selezione delle derrate da parte dei comitati mensa ed al controllo continuo e costante che effettuavano i genitori, infatti negli anni passati mai si erano avuti problemi di questo tipo.
La gestione dei servizi educativi e all’infanzia da parte di questa amministrazione è a dir poco fallimentare: chiusura degli asili, licenziamento delle precarie storiche, esternalizzazione delle mense. Tutto in ossequio alla commissione per la revisione della spesa e alle sue conclusioni dove si evince che le risorse impiegate per i servizi all’infanzia siano considerate spese superflue e sprechi.
Viste le posizioni di totale chiusura da parte dell’assessore al ramo, Waguè, e della latitanza strategica del Sindaco Romizi, è urgente e necessaria l’apertura di una fase nuova con interlocutori credibili e seri. Persone che siano in grado di confrontarsi con gli operatori del settore, i lavoratori del servizio, le associazioni dei genitori, i comitati mensa e con tutte le forze sociali e politiche della nostra città, senza arroccarsi o andare al muro contro muro che, finora, ha fatto solo del male agli utenti di questi delicati servizi: i bambini della nostra città.
Il Sindaco, in prima persona, dovrebbe riconoscere gli errori dell’assessore Waguè e trovare il coraggio di uscire dallo stallo attuale, spiegando all’interno delle sedi opportune quale sia la sua posizione sui servizi all’infanzia: finora l’arroganza di Waguè, unita all’inerzia del Sindaco, ha creato un combinato disposto che ha fatto precipitare la qualità dei servizi educativi della nostra città.
Abbiamo già ufficializzato la richiesta di rivedere l’attuale linea politico-amministrativa sui servizi educativi e all’infanzia e di rimuovere le deleghe all’assessore Waguè. La questione è già stata discussa due volte in Commissione, ma rimandata per l’assenza strategica del Sindaco Romizi. Nei prossimi giorni invieremo un’ulteriore lettera di richiamo a lui e al Presidente del Consiglio Comunale, Varasano, per sollecitarne la presenza quando saranno di nuovo ufficialmente convocati nella prossima seduta, soprattutto alla luce delle recenti indagini. Invitiamo pertanto il Sindaco a riferire nelle sedi opportune, sia in Commissione che in Consiglio, evitando di sottrarsi al confronto su un tema così importante e spinoso come quello dei servizi educativi e all’infanzia.
Chi specula sulla salute dei bambini e degli anziani dovrebbe andare in galera senza usufruire di condizionale o benefici di legge nonché risarcire ogni singola persona per il danno presunto.
Nella legge dei grandi numeri sicuramente qualche bambino o qualche anziano che si alimenti costantemente con prodotti scaduti e contenenti muffe potrebbero addirittura sviluppare un tumore e morire (con scarse possibilità di risalire al colpevole)…questo ci fa riflettere circa la necessità di denunciare per omicidio volontario chi somministra in maniera consapevole alimenti o bevende adulterati o scaduti