Lite tra stranieri finisce a bottigliate a Fontivegge, africani dettano legge
di Lorenzo Brunetti
Appena rientrato dalla questura per verbalizzare e denunciare l’aggressione di lunedì e il racconto di un’altra violenta aggressione vicino l’ingresso del supermercato Coop. Nei fotogrammi e nel video appare il solito gruppo di magrebini che tutti i giorni stazionano in questo fazzoletto di strada.
Il tunisino che si vede con due bottiglie in mano, appena rotte per essere usate come arma, dirigersi verso un uomo di colore, da lì seguirà l’ennesima scena di cruda violenza. Il tunisino coinvolto, è purtroppo lo stesso che oggi ho denunciato per l’aggressione ricevuta lunedì. Sono due fratelli conosciutissimi, storici pregiudicati del quartiere, sono i capetti anziani del gruppo, che da anni comandano nella zona.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, l’esercito e in ambulanza che ha medicato sul posto il ragazzo di colore. Non sappiamo quali siano stati i motivi della lite, ma come è successo nel mio caso, basta pochissimo per far scattare in loro la violenza gratuita.
- Da loro ho ricevuto minacce esplicite di morte, per la mia continua esposizione mediatica, nel segnalare e filmare continuamente la loro arroganza territoriale.
Al momento sono ricercati, in questa circostanza riusciti a scappare, ma mi auguro vivamente per la mia incolumità e il disagio che da anni provocano nel quartiere, di essere rimpatriati definitivamente.
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