Infermiere condannato per errore medico causò cecità a quattro pazienti

Infermiere condannato per errore medico causò cecità a quattro pazienti

Infermiere condannato per errore medico – Un grave errore medico ha portato alla cecità di quattro pazienti sottoposti a un intervento di cataratta presso l’ospedale di Spoleto il 12 maggio 2015. A causa di questo tragico evento, un infermiere è stato condannato dalla Corte dei Conti dell’Umbria a pagare un risarcimento di 183.416 euro alla Regione Umbria per danno erariale.

L’errore è stato causato dall’errato inserimento di un liquido di infusione nel facoemulsificatore, un apparecchio utilizzato durante l’intervento di cataratta. Invece della soluzione salina bilanciata ad uso oftalmico normalmente utilizzata, è stato inserito bicarbonato di sodio all’8,4%. Questo errore è stato ulteriormente aggravato dal fatto che la soluzione di bicarbonato di sodio era stata erroneamente posizionata nell’armadietto dei farmaci utilizzati per le operazioni oftalmiche.

Lo scambio di soluzioni ha causato gravi danni all’endotelio corneale, alla struttura dell’iride e ai corpi ciliari dei pazienti, provocando uno scompenso corneale, un’atrofia dell’iride con midriasi e una scomparsa dei riflessi pupillari.

Nonostante la gravità dell’incidente, la Corte dei Conti ha assolto la coordinatrice dell’area infermieristica, citata insieme al collega infermiere. Tuttavia, nella sentenza, la Corte ha menzionato una serie di figure dell’ospedale che avrebbero potuto essere citate per possibili profili di responsabilità.

La sentenza rappresenta un importante passo avanti nella ricerca di giustizia per i pazienti colpiti. Tuttavia, è probabile che l’infermiere condannato impugnerà la decisione di fronte a una delle sezioni centrali d’appello. Nel frattempo, l’incidente serve come un duro promemoria dell’importanza della precisione e dell’attenzione ai dettagli in tutte le procedure mediche.