Indagine pm Spoleto, il luogotenente avrebbe chiesto droga a un carabiniere

Indagine pm Spoleto, il luogotenente avrebbe chiesto droga a un carabiniere

Indagine pm Spoleto, il luogotenente avrebbe chiesto droga a un carabiniere

Tentato spaccio di cocaina. E’ una delle ipotesi di reato che la Procura della Repubblica di Spoleto, diretta da Alessandro Cannevale, contesta al luogotenente della stazione dei carabinieri di Foligno, iscritto in un fascicolo d’inchiesta insieme a un brigadiere della stessa caserma.

I sostituti procuratori Michela Petrini e Vincenzo Ferrigno, titolari del fascicolo, contestano al luogotenente di avere chiesto a un altro carabiniere di procurargli circa 150 grammi di cocaina che doveva essere fatta arrivare a una terza persona. Quel carabiniere, scrive il Corriere dell’Umbria di oggi in un articolo a firma di Francesca Marruco, non solo si rifiuta ma segnala la questione.

Scattano gli accertamenti e le perquisizioni in caserma e nelle abitazioni dei due militari.

La Procura al luogotenente contesta le ipotesi di reato di tentato spaccio, concussione e falso in atto pubblico. Il falso sarebbe collegato a dei decreti di acquisizione di tabulati. La Procura, per quanto riguarda invece l’ipotesi di reato di concussione, contesta di avere costretto un uomo di origine albanese agli arresti domiciliari per spaccio di droga a consegnargli 5 mila euro. Al brigadiere viene contestato un solo episodio di falso.

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Perugia – che hanno condotto le indagini – hanno sequestrato pc e telefoni cellulari. Tutte accuse sono al momento provvisorie e necessitano di un approfondimento, come ha sottolineato anche il Procuratore Alessandro Cannevale.

Il luogotenente è difeso difeso d’ufficio dall’avvocato Gloria Loreti. Il brigadiere è difeso dallo studio legale Brunelli.


Indagine pm Spoleto su due carabinieri stazione Foligno

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