Indagine in corso: Sopralluogo a Tuoro per un tentato omicidio

Gli investigatori tornano sulla scena del crimine per un accertamento tecnico irripetibile

Indagine in corso: Sopralluogo a Tuoro per un tentato omicidio

Indagine in corso: Sopralluogo a Tuoro per un tentato omicidio

Indagine in corso – Gli investigatori sono tornati sul luogo del tentato omicidio a Tuoro, dove si è svolto un accertamento tecnico irripetibile. La scena del crimine è l’abitazione di Kamal Ennouri, dove, nella notte tra giovedì e venerdì, ha accoltellato per 18 volte la compagna e la figlia di appena cinque anni.

Presenti sul luogo del crimine c’erano il pm Gemma Miliani, il medico legale, i Carabinieri, gli avvocati e i consulenti di parte. L’indagato, tuttavia, era assente, essendo rinchiuso nel carcere di Capanne dopo la convalida dell’arresto per tentato omicidio e lesioni.

L’obiettivo dell’accertamento è chiarire la dinamica dei fatti, confrontando i racconti forniti dal 34enne e dalla compagna, che, dopo un’operazione d’urgenza che le ha salvato la vita, si è risvegliata in ospedale. Gli investigatori stanno cercando di capire se questi racconti siano coerenti con le tracce ematiche presenti nell’abitazione.

La donna ha raccontato alla polizia giudiziaria che il marito, ossessionato dalla gelosia e dalla volontà di possesso, le aveva chiesto un confronto. Quando lei gli ha risposto che prima avrebbe messo a letto le figlie, lui ha afferrato un coltello dalla cucina e l’ha colpita, nonostante avesse in braccio una delle bambine. Per cercare scampo, la donna si è nascosta sotto al letto insieme alla figlioletta. Ma l’uomo ha alzato il materasso ed ha continuato a colpirla con 18 coltellate in totale.

Proprio le lesioni sono l’altro elemento che l’accertamento tecnico disposto dal Pm vuole verificare. Nelle prossime ore, il medico legale visiterà la donna e la bambina, per valutare le loro condizioni di salute e capire quali postumi lasceranno le ferite, ma soprattutto per chiarire se le coltellate inferte alla figlia siano state davvero accidentali, come raccontato dall’uomo, o volute.

Nel frattempo, i Carabinieri cercano ancora l’arma del delitto. Questo è l’ultimo tassello di un’indagine che sembra già definita: l’uomo ha infatti ammesso la propria responsabilità.

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