Indagine dossieraggio si espande: 15 Indagati, incluso pm antimafia Laudati

L’inchiesta sulla presunta attività di dossieraggio coinvolge figure di alto profilo

Cantone, 41 bis Cospito nato da indagine Perugia
Procuratore Raffaele Cantone

Indagine dossieraggio si espande:
15 Indagati, incluso pm antimafia Laudati

L’indagine sulla presunta attività di dossieraggio, vittima il ministro della difesa Guido Crosetto, si sta espandendo. Tra i quindici indagati figura Antonio Laudati, un procuratore antimafia che sta per andare in pensione ma che è formalmente ancora in servizio presso la Direzione Nazionale Antimafia. Laudati è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di accesso abusivo a un sistema informatico e sarà presto ascoltato dal procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, per chiarire la sua posizione.

L’inchiesta sulla presunta attività di dossieraggio coinvolge figure di alto profilo, tra cui il ministro della difesa e un procuratore antimafia

L’indagine è stata avviata dopo la denuncia di Crosetto ed è stata ereditata dalla procura di Perugia a causa del coinvolgimento di magistrati in servizio a Roma. Si sospetta che Pasquale Striano, un luogotenente della Guardia di Finanza che indagava senza ragioni investigative sui database finanziari, potrebbe non aver agito da solo, ma con l’approvazione di qualcuno dell’ufficio.

Striano, interrogato una prima volta, ha dichiarato che la sua ricerca di informazioni economiche riservate su varie figure, una sorta di delega in bianco, era una prassi che sarebbe stata tollerata all’epoca dei fatti presso la Superprocura Antimafia, prima del cambio di direzione da parte del procuratore nazionale Giovanni Melillo. Si sospetta che le informazioni ottenute attraverso questa presunta attività di dossieraggio, anche quando non avevano rilevanza penale, venissero utilizzate da alcuni giornali.

Giovanni Melillo

Tra i quindici indagati complessivamente, ci sono anche diversi giornalisti. Resta da capire chi, oltre ai giornalisti, abbia utilizzato le informazioni ottenute attraverso la Direzione Nazionale Antimafia e per quali scopi. Nel frattempo, il magistrato Laudati, attraverso il suo avvocato Andrea Castori, ha ribadito la piena legittimità del suo operato.

L’inchiesta sul “dossieraggio” riguarda una serie di presunti accessi abusivi a dati riservati. Questa attività è stata condotta utilizzando il servizio Sos (Segnalazioni di operazioni finanziarie sospette), che analizza le segnalazioni relative ai reati finanziari, soprattutto il riciclaggio.

Al centro di questa attività ci sarebbe il tenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, che risulta indagato nell’inchiesta della Procura di Perugia. Secondo quanto riportato, al momento non risulterebbe che le informazioni acquisite siano state utilizzate in un’attività di dossieraggio. Tuttavia, la Procura di Perugia punta a stabilire se e per cosa siano state impiegate le notizie riservate.

Tra le personalità controllate ci sono decine di nomi, tra cui sei ministri, membri di spicco della politica, dello spettacolo e dell’economia. Molti dei nomi coinvolti sono lombardi, tra cui Attilio Fontana, attuale presidente della Regione Lombardia, e Fedez, noto rapper.

Perché Striano abbia fatto le ricerche è ancora oggetto dell’indagine. Questa vicenda è ancora in corso e gli sviluppi futuri potrebbero fornire ulteriori dettagli.

Il sostituto procuratore antimafia Antonio Laudati è indagato dalla Procura di Perugia nell’ambito dell’inchiesta sui presunti accessi abusivi alle banche dati con le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. Laudati, che era stato in passato responsabile del servizio Sos (Segnalazioni operazioni sospette), è accusato di accesso abusivo a sistemi informatici e banche dati, in concorso con Pasquale Striano, tenente della Guardia di Finanza.

L’indagine è nata a fine 2022 in seguito a una denuncia del ministro Guido Crosetto, dopo la pubblicazione di notizie riguardanti la sua precedente attività professionale. Dopo i primi accertamenti che mettevano in relazione quell’articolo con una Sos e l’attività svolta da Striano, l’indagine è passata da Roma a Perugia a causa dell’ipotetico ruolo svolto da Laudati.

Laudati ha ricevuto un mandato a comparire dal procuratore di Perugia. Il suo legale ha dichiarato che Laudati risponderà alla data stabilita, avendo modo di chiarire la completa estraneità ai fatti contestati.

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