Incidente Ellera, morte camionista, Filt Cgil: “Non si può lavorare a 72 anni”
Potrebbe essere stato un malore fatale a causare il grave incidente stradale accaduto all’alba di lunedì ad Ellera di Corciano, lungo le rampe del raccordo autostradale Perugia-Bettolle. Un camionista di 72 anni, residente a Perugia, ha perso la vita sulla rampa dello svincolo del raccordo Perugia-Bettolle per l’accesso alla zona commerciale, vicino all’Obi.
L’autotrasportatore – secondo quanto emerge – ha impattato contro il guardrail e poi si è ribaltato col mezzo. Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto. L’uomo non avrebbe riportato lesioni gravi a tal punto da causarne la morte. Un malore, come già detto, potrebbe essere stata la causa dell’incidente. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, la polizia stradale e i vigili del fuoco di Perugia per il recupero del mezzo e il ripristino delle condizioni di sicurezza.
La Filt Cgil dell’Umbria esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia del camionista perugino morto oggi, 6 settembre, mentre era alla guida del suo mezzo all’altezza di Ellera di Corciano. “Crediamo che a 72 anni non si possa e non si debba svolgere una professione così usurante e faticosa come quella dell’autotrasportatore – afferma Sandro Gentili, del sindacato dei trasporti Cgil – e che quindi questa tragedia debba far riflettere sulla necessità di ringiovanire un settore in cui l’età media dei lavoratori continua inesorabilmente ad avanzare, basti pensare che, secondo gli ultimi dati disponibili, solo il 18,1% di chi guida un mezzo pesante in Italia ha meno di 40 anni. Al tempo stesso – conclude Gentili – è necessario salvaguardare ed accrescere il benessere degli autotrasportatori, migliorando le condizioni lavorative di chi muove le merci che fanno andare avanti il paese”.
Commenta per primo