![Incendio al capannone ex "Red Zone" a Casa del Diavolo Incendio al capannone ex "Red Zone" a Casa del Diavolo](https://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2024/12/incendio-al-red-zone-678x381.jpg)
Incendio nel capannone ex “Red Zone” a Casa del Diavolo
Incendio al capannone ex – Un incendio è divampato questa mattina alle ore 6:45 presso un capannone situato in via Cervi, nella località Casa del Diavolo, precedentemente sede della nota discoteca “Red Zone”. Due squadre dei Vigili del Fuoco della sede centrale sono intervenute tempestivamente sul posto con un’autopompa serbatoio (APS) e un’autobotte (ABP) per contenere le fiamme.
Il rogo, che ha interessato la struttura situata su un’area privata, è stato prontamente messo sotto controllo grazie all’efficace coordinamento delle squadre di soccorso. Tuttavia, le operazioni di spegnimento sono ancora in corso per assicurarsi che l’incendio sia completamente estinto e per prevenire eventuali riaccensioni.
Sul luogo dell’incidente sono presenti anche i Carabinieri, impegnati negli accertamenti necessari per chiarire le cause del rogo. Gli investigatori stanno raccogliendo elementi utili per comprendere se l’incendio sia stato causato da un evento accidentale o se ci siano altre circostanze da prendere in esame.
Il capannone, ormai inutilizzato da tempo, era conosciuto come sede della discoteca “Red Zone”, un locale che ha segnato un’epoca per gli amanti della musica nella regione. Abbandonata da anni, la struttura è spesso stata oggetto di segnalazioni da parte dei residenti della zona, preoccupati per lo stato di degrado dell’area e i potenziali rischi legati all’incuria.
Secondo le prime testimonianze raccolte, le fiamme sarebbero divampate rapidamente, sollevando una densa colonna di fumo visibile anche a diversi chilometri di distanza. Diversi abitanti della località hanno allertato i soccorsi, richiamati dal forte odore di bruciato e dall’intensità delle fiamme. Non sono stati segnalati danni a persone o edifici circostanti.
Le operazioni di spegnimento, condotte in condizioni di sicurezza, hanno richiesto l’impiego di mezzi specifici per raggiungere le zone più critiche all’interno della struttura. La priorità, secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco, è stata garantire il controllo del rogo e minimizzare i rischi di propagazione alle aree circostanti, prevalentemente caratterizzate da vegetazione.
Le indagini da parte delle forze dell’ordine proseguiranno nelle prossime ore per accertare se vi siano state eventuali responsabilità legate allo stato del capannone. Non è escluso che gli investigatori valutino anche l’ipotesi di un incendio doloso, considerato lo stato di abbandono della struttura e la sua vulnerabilità a incursioni esterne.
Le autorità locali invitano i residenti a segnalare eventuali movimenti sospetti che potrebbero aver preceduto l’incendio. Nel frattempo, si attendono ulteriori sviluppi dalle analisi dei tecnici e dai rilievi condotti sul posto, che potrebbero fornire elementi chiave per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
L’incidente riaccende il dibattito sul recupero e la valorizzazione delle aree abbandonate, spesso oggetto di vandalismi e degrado. I cittadini della zona, già in passato, avevano chiesto interventi più decisi per evitare che situazioni simili potessero verificarsi. Il capannone, simbolo di un’epoca passata, rappresenta oggi una ferita aperta per la comunità, che spera in una soluzione definitiva per l’area.
L’incendio è attualmente sotto controllo, ma i Vigili del Fuoco proseguiranno le operazioni per tutto il tempo necessario a garantire la completa sicurezza dell’area. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti nelle prossime ore.
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