Incendi: Legambiente, nel 2021 oltre 159mila ettari devastati (+154,8%)

Incendi: Legambiente, nel 2021 oltre 159mila ettari devastati (+154,8%)

Incendi: Legambiente, nel 2021 oltre 159mila ettari devastati (+154,8%)

Sono 159.437 gli ettari di superfici boscate e non devastati dalle fiamme nel 2021 (+154,8% sul 2020). In aumento anche i reati tra incendi dolosi, colposi e generici, 5.385 (+27,2% rispetto al 2020), e le persone denunciate (658, +19,2%), anche se continuano ad essere sottodimensionate rispetto ai reati, così come i sequestri: 107, con un +35,4% rispetto al 2020. Sono i dati del nuovo report ‘Italia in fumo’ realizzato da Legambiente che, anticipando i dati Ecomafia 2022 e analizzando i dati satellitari dell’Effis, fa il punto sul patrimonio boschivo e non andato in fumo nel 2021 e negli ultimi 14 anni, dal 2008 al 2021.

“A confermare le grandi difficoltà che ancora si incontrano nell’individuazione dei responsabili dei roghi, il dato relativo agli arresti: appena 16, comprese le due ordinanze eseguite in Sicilia dai Carabinieri della stazione di Noto, in provincia di Siracusa, due in meno del 2020”, sottolinea Legambiente. A preoccupare è anche il dato complessivo degli ultimi 14 anni, frutto dell’elaborazione di Legambiente dei dati Effis dal 2008 al 2021: una superficie complessiva di territorio incenerito, a causa di ben 5.298 incendi, di oltre 723.924 ettari, un’area grande quasi quanto l’intera regione Umbria che ha interessato il territorio di almeno 1.296 Comuni, corrispondenti al 16,39% dei Comuni italiani, distribuiti in 19 tra Regioni e Province autonome.

Nel 2021, stando al report di Legambiente, la Sicilia resta la regione più colpita sia come numero di reati (993), che come ettari attraversati dalle fiamme (81.590, il 51,3% del totale nazionale), seguita da Calabria (674 reati e 35.480 ettari inceneriti), Puglia (601 reati e 3.660 ettari colpiti) e Campania (553 reati e 5.564 ettari in fiamme). Nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa si concentra il 52,4% dei reati e il 79,1% delle superficie andata in fiamme, spiega l’associazione. Usando solo il parametro delle aree attraversato dal fuoco, spiccano il terzo posto della Sardegna, con 19.228 ettari, e la quarta posizione del Lazio (6.854 ettari).

Altri due aspetti riguardano l’aggressione in questi 14 anni, dal 2008 al 2021, ai siti Natura 2000 e alle aree protette. In particolare nei 2.310 siti Natura 2000 in Italia, seppure sia un dato ampiamente sottostimato (a causa del mancato inserimento delle superfici inferiori ai 30 ettari), sono avvenuti 2.078 incendi che hanno mandato in fumo circa 250.000 ettari, tenuto conto delle sovrapposizioni tra le diverse tipologie dei siti Natura 2000.

Dai dati Effis geolocalizzati emerge, però, che non è l’intero patrimonio naturale mappato in Italia a bruciare, ma una manciata di siti italiani della rete Natura 2000 a partire dalla Sicilia che da sola rappresenta il 51% dei casi, mentre se considerata con le regioni Sardegna e Campania si arriva al 73% del totale. Se si aggiungono anche Calabria, Lazio e Puglia si raggiunge il 93% del totale delle superfici percorse dal fuoco all’interno dei siti Natura 2000. Sono quindi i territori di sole sei regioni a cubare il 93% del totale delle superfici delle aree Natura 2000 italiane percorse dal fuoco.

Bilancio aggressione alle aree protette: sempre nell’arco di questi 14 anni, in Italia è andata in fumo, una superficie di oltre 107.670 ettari, a causa di 950 incendi, che hanno interessato il territorio di 118 aree protette, corrispondenti al 13,55% delle 871 aree protette istituite nel nostro Paese, distribuiti in 16 tra Regioni e Province autonome. Anche in questo caso, la Sicilia è la regione più colpita. Da sola rappresenta, nei 14 anni analizzati, oltre il 40% del totale della superficie percorsa dal fuoco all’interno di 38 differenti aree protette. Se considerata insieme alle regioni Calabria e Campania, si arriva al 78% del totale della superficie bruciata all’interno di altre 22 aree protette, mentre se si aggiungono, a queste tre regioni, anche Puglia, Lazio, Abruzzo e Piemonte si supera il 97% del totale delle superfici percorse dal fuoco all’interno di ulteriori 35 aree protette.

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