Il 44enne arrestato al Cairo rischia fino a 3 anni di carcere

Madre di Sharif: "Voglio sapere come sta mio figlio"

Assolto Elanain Sharif: Fine di un Incubo Giudiziario in Egitto

Il 44enne arrestato al Cairo rischia fino a 3 anni di carcere

La madre di Elanain Sharif, il 44enne italo-egiziano arrestato il 9 novembre all’aeroporto del Cairo, ha lanciato un appello disperato per conoscere le condizioni del figlio. L’uomo, residente a Terni, è detenuto nel carcere di Giza, vicino alla capitale, e non ad Alessandria d’Egitto come inizialmente riportato.

L’arresto è avvenuto mentre Sharif, che ha trascorso gli ultimi anni prevalentemente a Londra, stava entrando in Egitto con la madre. Secondo l’avvocato Alessandro Russo, legale della donna, l’accusa mossa dalle autorità egiziane è di “produzione e diffusione di materiale pornografico”. La motivazione sarebbe legata ad alcuni video pubblicati sui social media. Sharif, noto nel settore cinematografico per adulti con il nome d’arte Sheri Taliani, aveva svolto in passato l’attività di attore porno, pur essendo inattivo da tempo.

La detenzione e le accuse

Le autorità egiziane hanno convalidato il fermo dopo un interrogatorio condotto da un procuratore. In Egitto, la pornografia è considerata un reato molto grave, e Sharif rischia fino a 3 anni di carcere. Secondo l’unico colloquio avuto con la madre, Sharif avrebbe denunciato di essere detenuto in condizioni “disumane”. La madre, residente a Foligno, ha raggiunto il Paese nordafricano per seguire da vicino la vicenda.

La posizione della Farnesina

La Farnesina ha preso in carico il caso, richiedendo che Sharif possa ricevere una visita da parte delle autorità italiane presenti al Cairo. Al momento, si attende una risposta ufficiale. Le indagini sono complicate dal contesto normativo egiziano, che vieta severamente la pornografia e punisce chiunque sia coinvolto nella sua produzione o distribuzione.

Il contesto giudiziario

Sharif sarebbe stato identificato dalle autorità egiziane già al momento dei controlli al passaporto. L’accusa principale deriva dalla pubblicazione di video sui social, in particolare su Facebook, piattaforma tramite la quale il 44enne avrebbe diffuso contenuti ritenuti illeciti in Egitto. Secondo alcune fonti, Sharif potrebbe aver svolto in passato attività simili anche in territorio egiziano, aggravando la sua posizione giudiziaria.

L’appello della madre

La madre di Sharif, visibilmente provata, ha dichiarato: “Voglio sapere come sta mio figlio. Nessuna madre dovrebbe affrontare una situazione simile”. L’avvocato Russo ha confermato che la donna si trova attualmente in Egitto per cercare di garantire assistenza legale al figlio.

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