Funerale del dj Sauro Cosimetti, amici venuti da mezza Italia. Amici venuti da mezza Italia hanno portato l’ultimo saluto a Sauro Cosimetti, il dj stroncato a 55 anni da un infarto. Per tutti era il “professore“ che ha catapultato il Red Zone nel panorama internazionale. I funerali si sono svolti nella chiesa della cittadina.
E con la musica gli amici venuti da mezza Italia hanno salutato l’artista, stroncato a 55 anni da un infarto. «Sauro eri un uomo buono e generoso. Il successo non ti aveva cambiato. Non ti eri montato la testa», ricorda don Antonio Borgo, nella chiesa di Valfabbrica. Applausi al termine della messa, molti amici e tra i colleghi anche dj Ralf.
«Sauro era il Red Zone», sentenziano i fan. Il Red Zone non era un locale qualunque, era il club dove si respirava l’atmosfera underground anglosassone portata proprio in Umbria da un inglese. Per ascoltarlo arrivavano pullman da Roma, Firenze, Bologna. Fu soprannominato il professore, ma anche il David Mancuso italiano, ultimo pioniere della musica house insieme a Larry Levan.
La sua musica spaziava dalla classic house, alla deep, all’afro house, il tutto a creare un atmosfera unica ed irripetibile. «Ciao Sauro! Non lacrime – dice un amico dj di Perugia – ma in alto i calici. Perché anche da lassù preferisci di sicuro un brindisi!».
Commenta per primo