Ex presidente Umbria, Catiuscia Marini, assolta da accusa associazione per delinquere [VIDEO]

Ex presidente Umbria, Catiuscia Marini, assolta da accusa associazione per delinquere

Ex presidente Umbria, Catiuscia Marini, assolta da accusa associazione per delinquere

Il Tribunale di Perugia ha rivelato l’esistenza di un’associazione per delinquere che ha manipolato i concorsi pubblici indetti dall’Azienda ospedaliera della città e dall’Usl 1. Questa operazione illecita si è svolta dall’inizio del 2018 all’aprile 2019, come sostenuto dai pubblici ministeri.

Tra i membri dell’associazione, secondo i giudici, figuravano Gianpiero Bocci, ex segretario del Pd e sottosegretario all’Interno, Luca Barberini, ex assessore regionale, e Maurizio Valorosi, ex direttore amministrativo dell’ospedale l’ex presidente della Regione e membro del Pd. Tuttavia, Catiuscia Marini è stata assolta con la motivazione di “non avere commesso il fatto”. Nonostante ciò, è stata condannata a due anni per due episodi a lei attribuiti.

Condanne fino tre anni di reclusione ma anche diverse assoluzioni sono state decise dal tribunale di Perugia al termine del processo. La sentenza, complessa e dettagliata, è stata letta al termine di un processo che ha coinvolto 30 imputati e 39 capi d’accusa.

In particolare l’associazione per delinquere è stata riconosciuta all’ex assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, all’ex segretario
regionale del Pd e sottosegretario Gianpiero Bocci e all’ex direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Maurizio Valorosi,

Barberini è stato condannato a tre anni di reclusione, Bocci a due anni e sette mesi, e Valorosi a un anno, con una pena già patteggiata di due anni, sospesa.

Il processo ha riguardato vari concorsi per infermieri, personale medico e amministrativo, inclusi quelli delle categorie “protette”. I pubblici ministeri hanno accusato Marini, Barberini e Bocci di aver creato “una vera e propria rete di sistema” attraverso cui influenzavano la maggior parte dei concorsi pubblici gestiti dall’Azienda ospedaliera di Perugia e da altre aziende sanitarie umbre.

Marini, che si dimise in seguito all’inchiesta, è stata condannata per aver interferito in due concorsi per assistenti amministrativi riservati ai disabili.

Assolto anche con formula piena il già direttore generale dell’Usl Umbria 1 Andrea Casciari che era accusato di falso. Stralciata per motivi di salute la posizione dell’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia Emilio Duca. La lettura del dispositivo è durata oltre 21 minuti.

Marini  ha commentato la sentenza affermando di considerare molto importante che sia stato definitivamente chiarito che non ha mai promosso un’associazione per delinquere ai danni del sistema sanitario regionale e di non averne mai fatto parte.

L’avvocato David Brunelli, difensore di Barberini e Bocci, ha commentato che molte delle condanne si basano su errori nella ricostruzione dei fatti, sulla sopravvalutazione delle prove derivanti dalle intercettazioni e su una dubbia applicazione di alcune norme penali.

Raffaele Cantone, procuratore della Repubblica di Perugia, non ha commentato la decisione del tribunale, ma ha espresso soddisfazione per il fatto che un processo così complesso sia stato portato a termine in tempi ragionevoli. Ha inoltre sottolineato l’ottimo lavoro svolto dai sostituti Mario Formisano e Paolo Abbritti.



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