Espulso da Terni 25enne gambiano recidivo nello spaccio di droga

Espulso da Terni 25enne gambiano recidivo nello spaccio di droga

Espulso da Terni 25enne gambiano recidivo nello spaccio di droga

Un gambiano di 25 anni, arrivato in Italia otto anni fa, è stato espulso dalle autorità italiane dopo anni di attività illecite e tentativi di permanenza illegale. Viveva con il fratello, ben integrato a Terni, ma nonostante ciò non aveva mai abbandonato il traffico di droga.

Il 25enne ha accumulato una serie di denunce e condanne per spaccio, minacce a un ufficiale della guardia di finanza, violazione del divieto di dimora, evasione, resistenza a pubblico ufficiale e altre violazioni di legge, commesse in varie parti del centro Italia. A riportare questo è il Messaggero dell’Umbria in un articolo a firma di Nicoletta Gigli.

Nonostante i tentativi di utilizzare la procedura di reiterata, che consente di presentare ripetutamente la richiesta di protezione internazionale, la polizia ha deciso di procedere con la sua espulsione.

Il giovane è stato accompagnato al centro di permanenza e rimpatrio di Ponte Galeria in attesa di essere rimpatriato in Gambia. Gli investigatori lo hanno giudicato socialmente pericoloso e inadatto a restare sul territorio italiano.

La terza sezione dell’ufficio immigrazione della questura di Terni ha costantemente monitorato la sua situazione, impedendo che continuasse la sua permanenza illegale. Nonostante fosse già destinatario di un precedente ordine di allontanamento dal territorio nazionale, il gambiano non aveva mai rispettato tale provvedimento.

Alla sua ultima richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno, la risposta è stata un rifiuto e l’espulsione immediata con accompagnamento coatto.

Pur non essendo considerato un delinquente di grosso calibro, il suo comportamento ripetitivo nello spaccio di droga e la violazione continua delle leggi italiane hanno portato le autorità a intervenire decisamente. Il giovane aveva ripetutamente ignorato il divieto di ritorno a Terni, continuando a spacciare droga come se nulla fosse.

Per evitare l’espulsione, aveva anche cercato di ottenere un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ma non si era mai presentato agli appuntamenti fissati, adducendo problemi di salute o ritardi del treno.

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