Due ex dipendenti Busitalia condannati per centomila euro spariti

La Corte d’Appello conferma la condanna per appropriazione indebita di 106 mila euro

Due ex dipendenti Busitalia condannati per centomila euro spariti

Due ex dipendenti Busitalia condannati per centomila euro spariti

La Corte d’Appello ha recentemente confermato la condanna di due ex dipendenti della biglietteria di Busitalia, situata in piazza Partigiani. I due sono stati condannati in primo grado dal giudice perugino Natalia Giubilei a un anno e quattro mesi di reclusione.

L’accusa principale è l’appropriazione indebita degli incassi provenienti dalla rivendita di abbonamenti e titoli di viaggio. I due ex dipendenti sono stati ritenuti colpevoli di essersi appropriati di un totale di 106 mila euro (63 mila il primo, poco meno di 43 mila il secondo) in soli 51 giorni, dal 1° ottobre al 20 novembre 2018.

L’accusa iniziale di peculato è stata riqualificata dal giudice per l’udienza preliminare in appropriazione indebita. Secondo l’accusa, i due imputati omettevano di versare a Busitalia Sita Nord le somme secondo i prospetti riepilogativi. Queste somme erano di loro possesso in ragione degli incassi riconducibili al rilascio e al rinnovo degli abbonamenti e alla vendita degli altri titoli di viaggio.

Tuttavia, secondo la difesa, gli elementi d’accusa non dimostrano la responsabilità degli imputati. Piuttosto, evidenziano una gestione aziendale caratterizzata da superficialità e lacune. Infatti, all’epoca non esisteva alcun regolamento o ordine di servizio che individuasse modalità e tempistiche di rendicontazione e versamento degli incassi da parte degli operatori.

La Procura della Repubblica di Perugia aveva chiesto una condanna a due anni e otto mesi di reclusione per i due imputati. Tuttavia, il giudice ha riqualificato il titolo di reato e ha condannato gli imputati a sedici mesi e 800 euro di multa. Un punto importante da sottolineare è che gli ex dipendenti di Busitalia, rappresentati in aula dall’avvocato Antonio Coaccioli, sono stati condannati a risarcire i danni alla società di trasporti.

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