Due bambini colpiti da Polmonite da Mycoplasma pneumoniae, nessun allarme
Due bambini di due e undici anni sono stati ricoverati per polmonite causata dal batterio Mycoplasma pneumoniae. Entrambi sono stati sottoposti a terapie antibiotiche all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, e i loro progressi sono incoraggianti. A riportare la notizia è il Messaggero dell’Umbria.
I casi sono stati individuati attraverso la sorveglianza sanitaria RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha riferito di vari focolai in Cina e in Francia legati al batterio. La polmonite da Mycoplasma pneumoniae ha suscitato preoccupazioni, ma le autorità locali assicurano che non c’è motivo di allarmismo.
Entrambi i bambini sono stati ammessi nel reparto di Pediatria dell’ospedale e, grazie alle terapie appropriate, le loro condizioni non destano preoccupazione. Il bambino più grande è già stato dimesso, mentre l’altro seguirà a breve.
Il professor Alberto Verrotti, direttore della struttura complessa di Pediatria, ha dichiarato che il bambino più giovane, colpito da polmonite, risponde bene alla terapia antibiotica ed è già sfebbrato. Nel caso di questo bambino, la polmonite è stata causata dall’infezione da streptococcus pyogenes, e l’infezione da Mycoplasma pneumoniae è stata una coincidenza temporale.
L’assessorato regionale alla Sanità, guidato dal direttore generale Massimo D’Angelo e dall’assessore Luca Coletto, monitora attentamente la situazione clinica dei due bambini, assicurando che non ci sia alcun allarmismo. Il sistema di sorveglianza sanitaria è stato elogiato per la sua efficacia.
La professoressa Antonella Mencacci, direttrice della Microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia, ha spiegato che il Mycoplasma pneumoniae è comunemente associato a infezioni respiratorie nei bambini e giovani adulti. Meno del 10% dei casi porta a una polmonite atipica, ma trattandosi di un batterio, risponde bene agli antibiotici con prognosi favorevole. La trasmissione avviene per via respiratoria, soprattutto nei mesi freddi, con epidemie ogni quattro anni circa.
La professoressa Mencacci ha concluso sottolineando che, con l’arrivo della stagione invernale, è prevedibile un aumento delle malattie respiratorie, ma la situazione è attualmente sotto controllo.
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