Droga da Perugia Fontivegge in tutto il mondo, oltre 150 gli arresti, imponente operazione | Video

Droga da Perugia Fontivegge in tutto il mondo, oltre 150 gli arresti, imponente operazione

Droga da Perugia Fontivegge in tutto il mondo, oltre 150 gli arresti, imponente operazione

Parte da Piazza del Bacio, da Fontivegge Perugia, e arriva in tutto il mondo. Un’imponente operazione antidroga, durata sette anni, è stata portata a termine dai carabinieri del comando provinciale di Perugia in collaborazione con i comandi di Napoli, Caserta e Bologna. Un’inedita e insospettabile organizzazione di trafficanti internazionali di droga. Una imponente attività investigativa attraverso l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti di 19 soggetti, di nazionalità in prevalenza tanzaniana, altri 144 i corrieri arrestati, 4 in stato di libertà, centocinque le operazioni in Italia e all’estero. Quintali di droga, tra cocaina, eroina, MDMA e marijuana per un affare di decine di milioni di euro.

Le origini: 

Nell’estate del 2012, aveva inizio, partendo dal capoluogo umbro, un’attività di polizia giudiziaria dei Carabinieri del Nucleo investigativo succitato che dirigeva la propria attenzione nei confronti di un gruppo di spacciatori di nazionalità tunisina, attivi nella zona della Stazione Ferroviaria di Perugia Fontivegge, sulla limitrofa Piazza del Bacio e nei pressi della fermata del Minimetrò di via Cortonese. Nei riguardi di costoro, tra i mesi di giugno e di ottobre del 2012, venne sequestrata eroina per circa due chilogrammi e tratti in arresto 16 corrieri di cui 5 italiani.

Droga destinata alla piazza perugina: 

Nel prosieguo delle indagini, costantemente supportate e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, in ossequio alle precise direttive del Ministero dell’Interno, in tema di contrasto al traffico degli stupefacenti, oltre alla collaborazione del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia – Divisione SI.RE.NE, attraverso lo SCIP sulla rete Enfast italiana, polacca, inglese, belga e svedese, dell’EUROPOL e di EUROJUST, si sono ricostruiti i canali di approvvigionamento dello stupefacente destinato alla piazza perugina, identificando i fornitori intermedi operanti nel casertano, di nazionalità africana (Costa d’Avorio e Nigeria), individuando e arrestando in flagranza, fra questi, un ivoriano di circa 40 anni, affittuario di una villa di proprietà di un esponente del clan dei casalesi.

Un tanzaniano operava dal nord della Polonia:

Monitorando i rifornitori dei pusher perugini, poi, è stato individuato un soggetto tanzaniano, il quale gestiva dal nord della Polonia una fitta rete di trafficanti di eroina dimoranti in ogni angolo del mondo. Costui, un insospettabile uomo, sposato con una donna del posto e con figli piccoli, riusciva a spostare sistematicamente ingenti partite di eroina dai luoghi di produzione fino alle piazze italiane.

Ne facevano parte soggetti insospettabili, anche attori e una miss:

Negli anni, partendo dal cittadino tanzaniano dimorante in Polonia, è stata svelata una inedita associazione criminale, costituita da soggetti originari della Tanzania e del Burundi. Costoro, prevalentemente sconosciuti alla giustizia, solitamente occupati in professioni ordinarie (barbieri, commercianti, attori, imprenditori ecc…) conducevano una vita assolutamente modesta, avendo cura di non ostentare mai le proprie, reali (ingentissime) possibilità economiche. E stato dimostrato che l’organizzazione vantava collegamenti e cointeressenze in varie nazioni europee e di altri continenti e come fosse ben strutturata e ordinativamente delineata con l’attribuzione di compiti e funzioni precise tra i vari adepti.

Una struttura gerarchica:

L’enorme mole degli elementi di prova documentata e le molteplici informazioni acquisite hanno consentito di circoscrivere completamente la struttura gerarchica e conseguentemente delineare in maniera dettagliata il vincolo associativo, nonché indicare le più significative interrelazioni fra i vari sodali dell’organizzazione, cosi da avere avuto piena cognizione della struttura associativa, dei componenti dell’organizzazione con funzioni di corriere ed equiparati, dei quadri, dei soggetti in posizione di vertice, dei promotori e capi dell’organizzazione.

Traffico internazionale per lo più di eroina:

L’organizzazione criminale, dedita esclusivamente al traffico internazionale di stupefacenti – per lo più eroina i cui adepti si sono mossi con eccezionale disinvoltura nei più disparati contesti territoriali internazionali, ha realizzato, con cadenza quasi settimanale, un complesso traffico di droga, grazie ad una capillare rete di collegamenti e cointeressenze in vari paesi europei e con “corrieri delle più disparate nazionalità, dimoranti in vari paesi europei, hanno immesso sul mercato italiano enormi quantità di eroina. Sono stati, invero, ricostruiti flussi di comunicazione ed i conseguenti canali di approvvigionamento e smistamento dello stupefacente, decriptando le migliaia di conversazioni in Swahili, spesso intrattenute in linguaggio di strada e criptico, captate tra i vari protagonisti.

I risultati:

In definitiva, l’attività investigativa, grazie alla sinergia tra la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e i II Reparto del Servizio Centrale del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri, ha permesso di: identificare oltre cento appartenenti all’organizzazione – attribuendo a ciascuno di essi una precisa distinzione di ruoli e compiti, documentando, parimenti, a loro carico un rilevante coacervo di elementi indiziari individuare gli “epicentri operativi di partenza della droga, localizzare le principali “basi di distribuzione intermedie” delineare i circuiti relazionali dei trafficanti e le rotte commerciali della droga, rilevare i principali luoghi di accesso dello stupefacente in Italia ed i vettori utilizzati dai corrieri, sintetizzare il “modus operandi” dei promotori e degli esecutori, individuando in concreto le modalità di trasporto ed occultamento della sostanza.

I numeri:

totale operazioni in Italia ed all’estero: 105

totale corrieri arrestati: 144

totali corrieri denunciati in stato di libertà: 4

totale eroina: 230,991 Kg per un valore di circa 35 milioni di euro

totale cocaina: 20 Kg per un valore di circa 4.2 milioni di euro

totale MDMA 2,00 Kg per un valore di circa 120 milioni

totale marijuana:…. 14,751Kg per un valore di circa 150.000 di euro

totale somme sequestrate in Italia: 69.120,0 euro

totale somme sequestrate all’estero: 177.000,00

Le rotte: 

Fino al 2013, i corrieri partivano direttamente dai luoghi di produzione dello stupefacente, Africa orientale, Pakistan, Cina, Laos (eroina grezza in grani), America latina (cocaina nelle varie forme: pasta, liquida ed in polvere). Dopo i primi sequestri, la droga proveniente sempre dai paesi di produzione, veniva stoccata in Turchia, Tanzania, Sud Africa, Brasile, Perù e Bolivia. Da questi Paesi, cambiando di mano, veniva trasportata in verso il nord Europa da dove poi, cambiando ancora una volta di mano, raggiungeva l’Italia utilizzando i mezzi più disparati: vettori aerei, navi cargo, traghetti, treni, pullman, taxi, autovetture private. Successivamente gli organizzatori hanno iniziato ad utilizzare corrieri non più africani ma europei: italiani, greci, spagnoli, bulgari, ungheresi.

I metodi di occultamento:

La droga era nascosta in sacche di cotone cucite nelle magliette intime; doppi fondi a forma para-stinchi; doppi fondi in calzature, scarpe, ciabatte e sandali; valige rigide e in tessuto, tra queste anche trolley; doppi fondi utilizzando valige del tipo rigido; estintore; doppi fondi sagomando il contenuto dello stupefacente in modo da renderlo aderente e conforme all’ingombro della valigia o del trolley.

I Cucitori:

Lo stupefacente è refrattario ai raggi X perché confezionato in modo che l’ingombro sia parte integrante del bagaglio ed è resistente all’olfatto dei cani antidroga perché l’involucro è intriso di colla e cosparso di sostanze tipo caffè, pereponcino, zenzero o vaniglia. I corrieri sono negativi agli esami speditivi perché non toccano lo stupefacente. Parte integrante dell’associazione è costituita dai cosi detti “CUCITORI”, ovvero i soggetti che abilmente ricavano i doppi fondi. La loro mano d’opera è cosi importante che vengono pagati oltre 1000 dollari americani per ogni valigia confezionata.

I sequestri più importanti: 

giugno 2015: 21 kg. di eroina presso l’aeroporto di Orly in Francia,

aprile 2015 7 kg. di cocaina presso l’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi;

aprile 2013 6 kg. di eroina all’aeroporto di Roma-Fiumicino, 12 kg. presso un Hotel di Napoli (5 arresti) intermediaria arrestata già Miss Sudafrica;

maggio 2015: 2 kg di MDMA a Santorini in Grecia, trasportati da una donna con la figlia di origine africana e proveniente da Singapore;

aprile 2013: 12 kg di eroina presso un Hotel romano, due arresti (autorizzati dall’AG al differimento del sequestro ed alla successiva consegna controllata)

febbraio 2013: 7 kg di eroina al confine con l’Austria, occultata all’interno di un estintore, trasportato da un camion di nazionalità Turca, imbarcatosi in Grecia e sbarcato a Trieste.

febbraio 2015: 3 kg di cocaina, arrestati una coppia, lei olandese, il marito cittadino tanzaniano. La droga, partita con nave cargo battente bandiera panamense, è partita da un porto malese diretta a Rotterdam. Successivamente, una parte della droga è stata affidata alla coppia, che l’ha trasportata nel doppio fondo di uno zaino, in Italia a bordo di un autobus di linea partito dalla Polonia.


 

Pubblicato da Marcello Migliosi su Sabato 2 novembre 2019


1 Commento

  1. E diamogli finalmente un premio per il raggiungimento degli obiettivi, così come accade in tutte le amministrazioni pubbliche. In provincia viene attribuito per il taglio delle erbacce lungo le strade. Meglio proteggere i nostri figli che attribuire meriti a chi certe cose deve comunque normalmente farle.

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