Dossieraggio a Perugia, lunedì arriva l’ex sostituto della DNA, Laudati

Il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia si prepara a dare la sua versione dei fatti

Dossieraggio a Perugia, lunedì arriva l'ex sostituto della DNA, Laudati

Dossieraggio a Perugia, lunedì arriva l’ex sostituto della DNA, Laudati

Dossieraggio a Perugia Lunedì mattina, Antonio Laudati, il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, dovrebbe essere interrogato da Raffaele Cantone, il procuratore capo di Perugia. Questo incontro è stato programmato per permettere a Laudati di esprimere la sua posizione riguardo alle accuse di raccolta abusiva di informazioni segrete da banche dati investigative.

Laudati è indagato insieme a Pasquale Striano, un finanziere. Entrambi sono accusati di accesso abusivo a sistemi informatici e banche dati, falso e abuso d’ufficio. Striano, che era stato ascoltato una prima volta a Perugia durante la fase iniziale dell’indagine, ha deciso di non rispondere alla convocazione della procura di Perugia. Probabilmente, non sarà più chiamato fino alla conclusione delle indagini.

L’interrogatorio di Laudati arriva dopo settimane di intensa attenzione mediatica sul caso, che ha raggiunto anche la commissione parlamentare antimafia e il comitato parlamentare di controllo sulla sicurezza della Repubblica. Laudati, che era responsabile del gruppo Sos – Segnalazione operazioni sospette – dove Striano prestava servizio, è accusato di aver avviato quattro istruttorie abusive. Queste istruttorie, che includevano accessi alle banche dati investigative, avrebbero violato le regole del suo ufficio.

Striano, nel marzo scorso, avrebbe dichiarato di aver sempre riferito della propria attività a Laudati. “Chiarirò tutto, si sono dette cose non vere che mi hanno danneggiato”, ha dichiarato Laudati nei giorni scorsi. Lunedì, avrà l’opportunità di spiegare il suo ruolo in una vicenda ancora oscura per molti aspetti, con migliaia di accessi abusivi alle banche dati, soprattutto a carico di politici e vip. Questi accessi, secondo la procura di Perugia, sarebbero partiti proprio dall’ufficio che Laudati dirigeva in via Giulia a Roma.

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