Diciannove morti sul lavoro in dieci mesi in Umbria sono troppi

Simona Meloni del Partito Democratico solleva l'allarme: "Troppo tardi per la sicurezza sul lavoro in Umbria"

Diciannove morti sul lavoro in dieci mesi in Umbria sono troppi

Diciannove morti sul lavoro in dieci mesi in Umbria sono troppi

La capogruppo del Partito Democratico, Simona Meloni, ha sollevato gravi preoccupazioni in merito alla sicurezza sul lavoro in Umbria, richiamando l’attenzione su un aumento allarmante dei decessi sul posto di lavoro nella regione. Con un totale di diciannove morti riportate in soli dieci mesi, Meloni ha insistito sull’urgenza di un’azione immediata da parte delle autorità regionali.

Nel suo intervento, Meloni ha sottolineato come la politica abbia troppo spesso trascurato la sicurezza sul lavoro, privilegiando la creazione di posti di lavoro a scapito della protezione e della sicurezza dei lavoratori. Ha esortato la Regione a impegnarsi in un dialogo con tutti gli attori del mercato del lavoro, compresi i sindacati e le associazioni datoriali, per affrontare con fermezza la crisi attuale.

La capogruppo Pd ha evidenziato l’importanza della prevenzione e della promozione di una cultura del lavoro basata sulla sicurezza, insistendo sul fatto che la sicurezza sul lavoro non dovrebbe essere considerata un costo, bensì un dovere e un investimento, sia dal punto di vista morale che economico.

Meloni ha proposto diverse misure concrete, tra cui il potenziamento degli organi di vigilanza, il coordinamento tra di essi, un maggiore contrasto al lavoro nero e normative più stringenti sul subappalto. Ha inoltre sottolineato l’importanza di istituire una Procura nazionale dedicata alla sicurezza sul lavoro, che garantirebbe maggiore celerità alle indagini e ai processi, con l’acquisizione di una formazione specialistica da parte dei magistrati e delle forze dell’ordine.

La capogruppo ha concluso il suo intervento richiamando l’attenzione sul fatto che l’Umbria è ancora tra le regioni più colpite da incidenti mortali sul lavoro, sottolineando la necessità di controlli, formazione e una cultura del lavoro più consapevole. Ha inoltre criticato la Regione per il suo ritardo nel prendere misure adeguate, se non fosse per l’opera meritoria svolta dai sindacati.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*