Detenuto trovato morto nella sua cella del carcere di Terni

Detenuti, 4 per cento è psicotico il 65 ha disturbi personalità, il 10 depresso

Detenuto trovato morto nella sua cella del carcere di Terni Un detenuto di 30 anni di origine moldava è stato trovato morto stamattina nella sua cella del carcere di Terni. A darne notizia è Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il Sappe. «Questa mattina, nel carcere di Terni, i colleghi hanno trovato morto nel suo letto un detenuto comune, di nazionalità moldava e di 30 anni, ristretto per furto.

La situazione nelle carceri resta allarmante: altro che emergenza superata. Dal punto di vista sanitario è semplicemente terrificante: secondo recenti studi di settore è stato accertato che almeno una patologia è presente nel 60-80% dei detenuti. Questo significa che almeno due detenuti su tre sono malati. Tra le malattie più frequenti quelle infettive, che interessano il 48% dei presenti. A seguire i disturbi psichiatrici (32%), le malattie osteoarticolari (17%), quelle cardiovascolari (16%), problemi metabolici (11%) e dermatologici (10%)».

A Orvieto, invece un detenuto italiano semilibero che lavora presso un noto ristorante della città non è rientrato all’orario prestabilito in carcere. I carabinieri della compagnia di Orvieto, allertati dalla polizia penitenziaria hanno iniziato le ricerche e hanno trovato il detenuto all’interno del ristorante, addormentato e in stato confusionale. L’uomo ha poi confessato di aver usato sostanze stupefacenti e di essersi addormentato. Ha quindi consegnato contestualmente la sostanza ai carabinieri che, dopo i necessari accertamenti e la scoperta di altra sostanza nascosta dal detenuto, lo hanno riaccompagnato al penitenziario cittadino.

«Il carcere di Orvieto e lo staff dirigenziale – dice il segretario generale del Sappe, Donato Capece – torna all’attenzione della cronaca, per l’individuazione dei beneficiari di importanti misure elternative come la semilibertà e come i permessi premio dai quali sono scaturite ben 6 evasioni nell’ultimo anno e per ultimo questo increscioso episodio  che ha lasciato sgomenti i cittadini di Orvieto».

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