Da Arvedi Ast parte la stagione delle Querele, ma il gioco è sofisticato e non si ferma più a Terni

Da Arvedi Ast parte la stagione delle Querele, ma il gioco è sofisticato e non si ferma più a Terni

Da Arvedi Ast parte la stagione delle Querele, ma il gioco è sofisticato e non si ferma più a Terni

da Mascia Aniello, già assessore all’Ambiente del Comune di Terni
Apprendo con ilarità dello sterile tentativo intimidatorio di Arvedi AST nei confronti della sottoscritta.
L’azienda ha infatti incaricato un noto amministrativista, al fine di difendere “la propria onorabilità” rispetto a mie dichiarazioni su gravi responsabilità ambientali proprio in capo ad Arvedi AST. E l’azienda ha affidato allo stesso legale l’onere di comunicarlo alla stampa, cosa che questi conseguentemente fa su altisonante carta intestata.
Nel testo egli afferma, tra l’altro, che Arvedi AST “ha sempre dato e sta dando attenzione all’ambiente”: dove? A Prisciano e Terni est, ad esempio, ove quotidiane nubi tossiche spolverano e ricoprono tutto, a dispetto di mille segnalazioni? E il cromo esavalente e il nichel nelle falde acquifere che “attenzione” rappresentano? E l’aria, carica di metalli pesanti emessi proprio da Arvedi AST, tacendo d’altro?

Paradossale la tempistica dell’annuncio querele: il legale parla nello stesso giorno in cui il sindaco di Terni si reca a Prisciano e osserva una parte del disastro ambientale in corso da anni.
Sono certa che i media locali, ivi inclusi quelli in cui Arvedi AST è inserzionista, abbiano a cuore la vicenda e le ripercussioni sulla città, esercitando comunque liberamente il loro diritto di cronaca sui dati allarmanti delle matrici ambientali, sulle questioni sanitarie aperte e su tutto il resto.

Per decenni, nella piccola provincia ternana, si è minuziosamente intessuta una farisaica vulgata, secondo la quale, senza acciaieria, la città non avrebbe avuto futuro; quindi bisognava tacere dei tanti danni ‘collaterali’ in cambio di un obolo sicuro, fino a barattare il bene più prezioso, la propria salute.
Ma davvero si pensa che, mentre si apre il vaso di Pandora, una vicenda del genere possa oggi fermarsi ai confini della Conca?

Nel resto del mondo si inizia già a parlare dell’assurdo caso Terni (link 1: https://shorturl.at/0fn1B, link 2: https://shorturl.at/6MIP3); al momento opportuno registreremo altri fatti, che qui non anticipo, ma nessuna iniziativa di Arvedi AST -nei tribunali o sui media- potrà fermare la disclosure sul fronte ambientale/sanitario,  tantomeno potranno essere bloccati i molteplici procedimenti giudiziari che io stessa ho doverosamente richiesto contro pratiche fuorilegge, da spazzare via assieme alla classe dirigente che le sostiene.
Sarà un autunno caldo: con i denari del fantomatico Accordo di Programma, si consiglia Arvedi AST di acquistare un buon condizionatore.


Lettera originale ricevuta e pubblicata

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