Cresce il rischio per i magistrati: Rivelazioni preoccupanti del pg Sottani

soggetti appartenenti a ambienti anarchici e insurrezionalisti

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Cresce il rischio per i magistrati: Rivelazioni preoccupanti del pg Sottani

Cresce rischio per magistrati – Il Procuratore Generale Sergio Sottani ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alle minacce e alle intimidazioni rivolte verso i magistrati impegnati nelle indagini su gruppi eversivi nell’Umbria. Nella sua relazione al Procuratore Generale della Corte di Cassazione in previsione dell’anno giudiziario 2024, ha descritto un quadro allarmante che evidenzia il continuo impegno delle autorità nella lotta al terrorismo e all’eversione nella regione. La relazione di Sottani, riferisce Egle Priolo su Il Messaggero Umbria di oggi, che si estende su sei pagine dense di casi e statistiche, fornisce un’analisi dettagliata delle attività criminali nel distretto umbro e delle misure adottate dal sistema giudiziario per contrastarle.

Il procuratore ha riferito di indagini condotte nei confronti di soggetti appartenenti a ambienti anarchici e insurrezionalisti, con particolare attenzione verso le minacce provenienti dai canali social rivolte ai magistrati coinvolti. Il messaggio “Ce ne ricorderemo”, comparso sotto la notizia dell’audizione in Senato del procuratore capo Raffaele Cantone, rappresenta solo uno degli esempi di intimidazione documentati. L’Umbria ha visto diversi casi di attività eversive condotte da gruppi anarchici nel corso degli anni, che hanno portato non solo a minacce online ma anche a episodi di vandalismo e intimidazioni fisiche in occasione di udienze.

Il pg Sottani ha anche messo in guardia sulla crescente minaccia rappresentata da gruppi legati al suprematismo e al cosiddetto “terrorismo bianco”. Riferendosi all’attentato di Hamas dello scorso 7 ottobre, ha sottolineato la necessità di un rafforzamento delle misure di sicurezza presso gli uffici giudiziari e altre aree sensibili, al fine di prevenire eventuali attacchi futuri. Ha inoltre richiamato l’attenzione su un precedente significativo del 2006, quando soggetti estremisti islamici furono individuati e condannati per attività terroristiche in un’area periferica di Perugia.

L’Umbria si trova dunque ad affrontare una sfida complessa e in continua evoluzione nel contrastare fenomeni eversivi e di terrorismo, richiedendo un costante sforzo di vigilanza e prevenzione da parte delle autorità competenti.

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