Covid: al via interrogatori, prima Conte poi Speranza
Covid – L’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza sono arrivati a Brescia per essere interrogati dai giudici del tribunale dei Ministri di Brescia per l’indagine della procura di Bergamo in cui sono accusati di omicidio colposo ed epidemia colposa per la gestione delle prime fasi della pandemia. Entrambi hanno evitato accuratamente di farsi vedere dalle numerose telecamere presenti entrando in aula da un ingresso secondario e non raggiungibile ai giornalisti. Prima parlerà Conte, poi sarà il turno il Speranza.
L’ex ministro della Salute, difeso dall’avvocato Guido Calvi, è intenzionato a presentare una memoria di circa 70 pagine, diversamente da Conte, assistito dal legale Caterina Malavenda, che è intenzionato a rispondere. Composto da un collegio speciale – presieduto dalla giudice Mariarosa Pipponzi e composto da altre due toghe civili – il tribunale dei Ministri, ha 90 giorni di tempo dalla trasmissione degli atti, per sentire il pubblico ministero, effettuare i propri approfondimenti, e decidere se archiviare il procedimento sul Covid oppure trasmettere gli atti al procuratore. Nel primo caso, si tratta di una decisione non impugnabile, nel secondo caso il procuratore, per procedere, dovrà chiedere l’autorizzazione al Parlamento. Se la Camera di appartenenza negasse l’ok il processo non avrebbe luogo, in caso contrario il procedimento continuerebbe secondo le regole del rito ordinario davanti a giudici del tribunale di Brescia.
Sempre Brescia, ma in altra data, dovrà occuparsi della posizione di altri 13 indagati (accusati di epidemia colposa ed omicidio colposo) che, a fine aprile, a seguito della richiesta avanzata dalla difesa dell’ex coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo – rappresentata dai legali Gino Fabio Fulgeri e Mario Figliolia -, sono finiti sotto la competenza funzionale della città bresciana e del tribunale dei Ministri.
In una situazione del tutto inedita, se dovesse essere decisa l’archiviazione per Conte e Speranza, è possibile immaginare un effetto ‘domino’ anche per il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, lo stesso Miozzo, il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro, Franco Locatelli presidente del Consiglio superiore di sanità e ancora Angelo Borrelli, Claudio D’Amario, Giuseppe Ruocco, Andrea Urbani, Giuseppe Ippolito, l’ex assessore lombardo Giulio Gallera, Luigi Cajazzo, Francesco Paolo Maraglino e Mauro Dionisio.
(Adnk/Adnkronos Salute)
La presa in giro continua… nessun rispetto per i morti… forse quando si saprà chi ha preso 400.000 $ dal premio Nobel per le guerre, allora un po’ di giustizia ci sarà…
Non vedo l’ora!