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Coronavirus, muore dipendente dell’ospedale di Terni, aveva 59 anni
La sesta vittima della provincia ternana colpita dal Coronavirus è un uomo di 59 anni, residente a Stroncone, dipendente dell’ospedale di Terni. Dopo l’isolamento in casa a Stroncone, le sue condizioni si erano aggravate, tanto da rendere necessario il ricovero in ospedale. A dare l’annuncio, il sindaco di Stroncone, Giuseppe Malvetani. “Un nostro concittadino, risultato positivo al Covid-19, è venuto a mancare. L’uomo, di 59 anni, uno dei due casi effettivamente presenti sul territorio, inizialmente in isolamento contumaciale in casa, era stato poi ricoverato alcuni giorni fa per un aggravamento del quadro clinico, legato ad una grave patologia pregressa, di cui soffriva da molto tempo, che già lo costringeva a recarsi in ospedale più volte a settimana. A nome mio personale e di tutta la comunità Stronconese, porgo le più sentite ed affettuose condoglianze alla moglie, ai figli e ai parenti tutti”.
I contagi di Coronavirus in Umbria, nonostante l’aumento, nell’ultimo giorno sono in calo. Analizzando gli ultimi tre giorni notiamo un calo dei casi positivi. Alla mezzanotte del 20 marzo i positivi erano 395 e 462 alla stessa ora del 21 marzo con un incremento di 67 casi. Il 22 marzo i positivi sono 522 pari a 60 in più che rapportato al giorno precedente dà un risultato di -7 casi. Il numero dei guariti si mantiene stabile a 5 dopo l’aumento di uno il giorno precedente. Per quanto riguarda i deceduti, nonostante l’aumento dei morti, confrontando le tre giornate notiamo una diminuzione.
Piccoli segnali positivi che possono significare tanto nella nostra regione. I sacrifici dei cittadini danno i primi risultati. Nonostante c’è chi ancora non rispetta le regole, la maggior parte della popolazione ha deciso di restare a casa, rispettando il decreto presidenziale.
Il totale dei contagiati dunque, sempre negli ultimi tre giorni, nonostante l’aumento genera una percentuale in calo che dal 18% passa al 13%. Ottimi numeri anche sul fronte delle persone uscite dall’isolamento. Il 20 marzo erano 810, il 21 erano 1.278 quindi 468 persone in più rispetto il giorno prima erano uscite dall’isolamento domiciliare. Il 22 marzo sono uscite dall’isolamento 1.578 e quindi 300 persone in più rispetto al giorno prima.
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