Coronavirus areo militare Boeing KC767 va a riprende gli italiani a Wuhan
Coronavirus areo militare Boeing KC767 va a riprende gli italiani a Wuhan E’ partito da Pratica di Mare, a quanto si apprende, il Boeing KC767 dell’ Aeronautica militare che domani riportera’ in patria gli italiani rimasti a Wuhan, dopo l’ isolamento della citta’ da cui si e’ diffusa l’ epidemia di coronavirus. L’ aereo e’ decollato intorno alle 6 dall’ aeroporto militare di Pratica di Mare.
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A bordo 16 persone: 10 membri dell’ equipaggio (di cui 4 piloti) e 6 unita’ del team sanitario composto da 4 militari e 2 dipendenti del ministero della Salute. Il rientro e’ previsto alle 8 circa di domattina, sempre a Pratica di Mare.
Coronavirus: Borrelli, ponte incrociato sui rimpatri Stop visti ma inutile sospendere Schengen, non fermiamo le merci
- Gli italiani che si trovano in Cina “li faremo tornare, se vorranno”: “stiamo pensando a un metodo incrociato per risolvere sia il problema degli italiani che sono in Cina, che quello dei cinesi che sono in Italia”. Lo spiega – al Corriere della Sera – il capo della protezione civile e commissario per l’ emergenza coronavirus Angelo Borrelli, intervistato oggi da diversi quotidiani. “Le compagnie cinesi che verranno a riprendere i connazionali ci metteranno a disposizione i velivoli per imbarcare gli italiani diretti qui. A partire da domani cominceranno i primi arrivi”, afferma, “ciascuno pagherà il proprio biglietto”. Chi sbarca non sarà messo in quarantena se non sta male: “Saranno montati altri scanner termici per individuare chi ha la febbre”. “Sento prospettare persino di bloccare Schengen.
Non serve – chiarisce -. Non siamo a un livello di preoccupazione e di allarme tale da giustificare una misura così drastica”. “Mi dice la Farnesina che in Cina fino al 12 febbraio sono stati chiusi gli uffici per i visti”, spiega alla Stampa, quanto alle merci, “Farnesina, Enac, e ministero della Salute hanno fatto le verifiche e siccome per alcune tipologie di merci non c’ è pericolo, questa di riprendere i voli cargo è una delle decisioni prese”. Al Messaggero dice che “saranno ampliati i protocolli sanitari anche ai porti, sulle navi che attraccano in scali italiani usando le stesse misure usate per quelle dall’ area extra Ue. Ma non c’ è oggi in Europa e in Italia una condizione che possa far ipotizzare una chiusura delle frontiere. Sarebbe assurdo”.
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