Convalida dei fermi per stupro: udienza mercoledì, arresti effettuati

Due albanesi arrestati per stupro di una diciottenne, sequestrato materiale incriminante nell’appartamento

Convalida dei fermi per stupro: udienza mercoledì, arresti effettuati

Convalida dei fermi per stupro: udienza mercoledì, arresti effettuati

Convalida dei fermi  – Un’udienza di convalida dei fermi è prevista per mercoledì in seguito agli arresti di due albanesi accusati di stupro. La vittima, una diciottenne, avrebbe subito la violenza in un appartamento a Sant’Andrea delle Fratte, dove aveva trascorso la serata in un locale vicino. Tra il materiale sequestrato nell’appartamento c’è un lenzuolo sporco di sangue, elemento che la Procura di Perugia ritiene prova della violenza subita dalla giovane.

Secondo il racconto della vittima, uno degli arrestati, un albanese di 69 anni, l’avrebbe attirata nell’appartamento con l’inganno, offrendosi di chiamare un taxi per riportarla a casa dopo la serata trascorsa in discoteca. L’altro presunto stupratore, un albanese di 34 anni che lavorava come buttafuori nel locale, è suo nipote.

Entrambi sono detenuti nel carcere di Capanne con l’accusa di violenza sessuale di gruppo e aggravata. Durante l’udienza di convalida dei fermi, hanno negato le accuse, fornendo però versioni contrastanti. Il primo ha negato ogni rapporto sessuale, mentre il secondo ha parlato di atti consenzienti.

Oltre alla violenza sessuale, c’è anche il capitolo della droga. Nella casa della presunta violenza, formalmente intestata al 69enne, sono stati trovati cocaina e hashish. Sullo stesso pianerottolo, gli agenti della squadra mobile hanno scoperto una centrale di spaccio, dove erano conservati oltre due etti di cocaina, più di ventimila euro e una pistola calibro 7.65 nascosta in un divano letto.

Per questo motivo, è stato arrestato un terzo albanese, trovato in compagnia del sessantanovenne sospettato di stupro. Quest’uomo, arrivato in Italia da appena due mesi, è accusato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio e detenzione abusiva di arma da fuoco. Nonostante affermasse di essere residente in una struttura alberghiera in zona Fontivegge, aveva in tasca la chiave che ha portato gli agenti alla scoperta della centrale di spaccio.

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