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Concorsopoli, gli ultimi round, si torna in aula il 19 gennaio, presto la decisione
Sono stati chiesti tre anni per Diamante Pacchiarini dell’ex direttore sanitario del Santa Maria della Misericordia. Questa la richiesta avanzata dai pubblici ministeri Mario Formisano e Paolo Abbritti ieri nel corso dell’udienza preliminare davanti al giudice Angela Avila per il filone principale di Concorsopoli. Ieri gli ultimi round al Capitini prima che il gup Angela Avila decida sulla richiesta di rinvio a giudizio per i 39 imputati dell’inchiesta Concorsopoli.
Diamante Pacchiarini, difeso dall’avvocato Maria Mezzasoma, ha rilasciato spontanee dichiarazioni, negando tutti gli addebiti, spiegando di non aver mai avuto tessere di partito. Chiesto il proscioglimento da ogni accusa, da parte dell’avvocato Nicola Pepe, anche per la ex presidente Catiuscia Marini. Per Emilio Duca, dell’ex direttore generale del Santa Maria della Misericordia, l’avvocato Francesco Falcinelli chiede il proscioglimento per i 18 capi di imputazione, di cui uno per associazione per delinquere.
Gli avvocati Francesco Falcinelli e Nicola Pepe hanno a lungo sottolineato l’estraneità dei loro assistiti ai fatti contestati sotto più profili, soprattutto per quanto riguarda l’accusa più pesante e cioè quella di associazione a delinquere. I due legali hanno insistito soprattutto sul concetto di insussistenza dell’associazione per delinquere come struttura aperta. Duca torna in aula anche il 27 gennaio davanti al gip Lidia Brutti per definire il rito abbreviato su rivelazioni di segreto d’ufficio e tentato peculato.
Il giudice Angela Avila ha rinviato al 19 gennaio per le discussioni delle difese sull’abbreviato, il 26 previste le repliche e poi la decisione.
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