Concluse indagini su “fuga di notizie” processo “Loggia Ungheria”

Dipendente dell'Ufficio indagato per accesso abusivo e rivelazione del segreto

Concluse indagini sulla "fuga di notizie" processo "Loggia Ungheria"

Concluse indagini su “fuga di notizie” processo “Loggia Ungheria”

Le indagini relative alla “fuga di notizie” legata al processo conosciuto come “Loggia Ungheria” sono state recentemente concluse. Questa vicenda ha avuto origine nel luglio dell’anno scorso, quando vennero pubblicate informazioni riservate relative al processo in questione su diversi giornali. A seguito di ciò, fu diffuso un comunicato stampa annunciando l’avvio di un’indagine nei confronti di un dipendente dell’Ufficio coinvolto nella vicenda.

Considerando l’importanza e l’interesse pubblico suscitato da questo caso, il procuratore della Repubblica, Raffaele Cantone, ritiene opportuno fornire un aggiornamento sull’esito delle indagini. Negli scorsi giorni, è stato notificato all’ex dipendente dell’Ufficio, che nel frattempo aveva scelto di andare in quiescenza volontaria, e al suo difensore legale l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Durante le indagini, sono stati condotti approfonditi accertamenti informatici, con la collaborazione del Compartimento della Polizia Postale di Perugia e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Perugia, sugli apparecchi informatici e cellulari utilizzati dall’indagato. Queste indagini hanno rivelato numerosi accessi considerati illeciti, poiché erano finalizzati a scopi estranei all’attività svolta presso l’Ufficio. Gli accessi non hanno riguardato solo il processo relativo alla “Loggia Ungheria” ma anche altri procedimenti penali gestiti dall’Ufficio, alcuni dei quali di grande risonanza mediatica.

Inoltre, gli accertamenti informatici hanno documentato l'”estrazione” di un considerevole numero di documenti processuali dai procedimenti contenuti nell’applicativo informatico dell’Ufficio, compresi alcuni documenti coperti dal segreto investigativo.

L’ex dipendente dell’Ufficio è stato pertanto accusato di più violazioni dell’articolo 615 ter del codice penale, relative all’accesso abusivo a sistemi informatici, nonché di due violazioni di rivelazione del segreto. Una volta notificato, l’indagato avrà l’opportunità di essere interrogato per presentare la sua versione dei fatti e potrà depositare documenti e prove a sua difesa.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*