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Compensazione crediti imposta, sequestro preventivo per quasi 408 mila euro
La Guardia di finanza, su delega della Procura della Repubblica di Perugia retta da Raffaele Cantone, ha dato esecuzione ad un sequestro preventivo per un valore di quasi 408 mila euro. Il decreto, emesso da Gip presso il tribunale di Perugia, riguarda una società di Umbertide che opera nel settore della pavimentazione. L’impresa, nel corso di una verifica, è stato appurato avrebbe indebitamente utilizzato in compensazione crediti d’imposta inesistenti relativi ad attività di formazione del personale.Utilizzo di crediti imposta inesistenti, Finanza sequestra beni per 640mila euro
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, le aziende sono tenute, oltre che alla corretta contabilizzazione dei costi sostenuti, ad una serie di adempimenti di carattere formale necessari ad attestarne l’effettività nonché la coerenza con gli obiettivi prefissati dal Legislatore.
Puntuale rendicontazione e la documentazione
Sono, inoltre, richieste la puntuale rendicontazione e la documentazione certificata delle modalità organizzative e dei contenuti delle attività svolte. Nel caso di specie, l’Agenzia delle Entrate ha rilevato incongruenza, incompletezze e carenze tali da rendere l’intero impianto documentale inattendibile ed insufficiente a dimostrare l’effettivo svolgimento dei corsi a favore dei dipendenti.
Il credito di imposta è stato considerato inesistente
Di consegua., il credito di imposta è stato considerato inesistente ed indebitamente utilizzato, ai sensi dell’art. 10-quater del decreto legislativo n. 74/2000. Sulla base delle evideme investigative, il Giudice per le indagini preliminari, ritenendo sussistenti concreti indizi di colpevolezza, ha accolto la richiesta cautelare formulata dal pubblica ministero, disponendo il sequestro preventivo per equivalente, finalizzato alla confisca, nei confronti della societ3 e del suo amministratore. All’esito degli accertamenti di natura patrimoniale, delegati alla Guardia di Finanza, sono stati sottoposti a sequestro 3 immobili, 2 autovetture e le somme avenate su tre conti correnti, lino a concorrenza del valore di 407.758 curo.
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